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Ho ritenuto subito che questa fosse una gran bella cosa: in giro sull’analisi sensoriale c’è una grande confuzione Tigullio Vino potrà sicuramente darci una mano, attraverso Manuela Violoni a fare chiarezza.
Ma è giusto parlare che c’è una grande confusione intorno a questa nostra disciplina? Beh, pensate che c’è un signore che in un giorno assaggia più di 500 vini attribuendone il valore percepito e si vanta di fare analisi sensoriale. Egli non sa che per poter parlare di analisi sensoriale si deve avere la possibilità di validare i test statisticamente sotto il profilo dell’affidabilità, dell’attendibilità e dell’esaustività. Pensate che se assaggiasse nuovamente in 377° posizione il vino degustato in 13° posizione darebbe ancora la medesima valutazione?
Io ho forti dubbi, ma lui non se ne fa. Il non sapere non genera domande di sorta. E consente anche di parlare di analisi sensoriale.
A proposito di assaggi e dintorni: mi permetto di segnalarvi l’ultimo post di Aristide: http://www.aristide.biz/2007/02/superdegustator.html
Serissimo, documentato, inattaccabile. E tuttavia, le conclusioni a cui si può arrivare dopo averlo letto sono assolutamente irriverenti, soprattutto nei confronti di certa critica enologica.
O questa è solo una mia impressione?
Lizzy
Grazie per il “reprise” del lancio.
E’ per me un onore poter lavorare insieme a persone così professionali e competenti. Ancora benvenuta alla brava Manuela !