Ricerche di mercato, tendenze sensoriali, nuovi metodi e analisi di prodotti
 

Che ne dite di parlare di vino in modo nuovo?

Mauro Carbone, direttore dell’Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero ha annunciato compiaciuto il raggiungimento di due traguardi storici: la collaborazione tra vino e turismo e tra Alba e Asti. Lo ha detto in occasione della presentazione di Piemonte on Wine che si è svolta giusto ieri al Castello di Barolo con l’intervento del presidente della Barolo and Castles Foundation Cornaglia, del presidente del citato ente del turismo Barbero, del direttore dei consorzi di tutela Barolo e Barbaresco Ferrero, dell’assessore al turismo di Asti Martinetto, del responsabile della strada del Barolo Manzone e dell’assessore ragionale al turismo Cirio. Questo per dire che le autorità che governano il vino e il turismo c’erano proprio tutte.

Ma se, come ha detto Carbone, l’evento segna una svolta storica nella collaborazione tra ambiti culturali e geografici diversi, per noi la svolta sta in un altro fatto: la presentazione dei Narratori del vino. Si tratta di una figura professionale nuova che è stata creata ad Alba con un impegnativo corso di formazione al quale il Centro Studi Assaggiatori ha fornito la docenza di una nuova analisi sensoriale: quella che consente di presentare il vino e il territorio in un modo innovativo, più partecipativo e coinvolgente, più emozionante e giocoso.

Il gruppo albese di questi professionisti inediti è davvero splendido: giovani, laureati, poliglotti e appassionati non mancheranno di rendere un grande servizio al comparto enologico ricevendo e facendo conoscere il prestigio enologico di Langhe e Roero senza mai salire in cattedra, ma mettendo al centro dell’attenzione il cliente, portandolo ad avere un nuovo rapporto con il territorio che nasce dalla percezione cinestesica del vino e dalla relazione umana con un nuovo comunicatore.

Alberto Cirio, giovane assessore al turismo della Regione Piemonte, langarolo di Sinio, ha giustamente sottolineato la missione di questo gruppo inserendola in quella politica di valorizzazione del territorio che risulta determinante per la crescita anche in tempi difficili.

Un commento

  1. Complimenti per l’innovazione che in campo accademico chiamiamo “combinazione”, ossia l’unione di elementi presi tra mondi tra loro vicini ma non ancora sufficientemente connessi. Trasporre il linguaggio tecnico del sommelier nel mondo del turismo attraverso il meccanismo della narrazione mi pare un bell’esempio di combinazione. Lo userò sicuramente con i miei studenti.

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