Vuoi perché sono stati presentati durante manifestazioni affollate come Vinitaly, vuoi perché incuriosiscono, i Narratori del Gusto stanno generando un notevole interesse e sulla nuova figura professionale che esprimono non mancano interrogativi importanti.
Il primo è posto dalle organizzazioni che da sempre si occupano di degustazione: il Narratore del Gusto è un’alternativa ad assaggiatori e sommelier? Assolutamente no, rappresenta una loro possibile evoluzione. Il Narratore del gusto ha una genesi un po’ particolare, perché prima è stata creata la figura professionale e poi l’associazione. Tutto partì dal progetto del Centro Studi Assaggiatori di mettere l’analisi sensoriale, con i suoi metodi e le sue regole scientifiche, al servizio della comunicazione di persona. Il progetto ebbe inizio da un nuovo format didattico per i venditori delle aziende che producono bevande e alimenti e si sviluppò con la messa a punto dei corsi di brand ambassador, conduttori sensoriali e guide sensoriali, quest’ultimo come upgrade per guide turistiche.
Di corsi avanzati ne vennero fatti, nel corso del 2011, due a Roma, due in Sardegna e uno ad Alba. Furono proprio gli allievi a sentire il bisogno della nascita di una associazione in grado di costituire il punto di riferimento per l’utenza (aziende alimentari, strade dei vini, consorzi di tutela e via discorrendo).
L’elemento fondamentale che distingue i narratori del gusto dagli specialisti di prodotto è il metodo. Le tecniche di comunicazione sensoriale che si usano sono sempre basate sull’interattività e sul gioco e rappresentano la modalità più efficace perché un consumatore possa memorizzare prodotti e territori in un contesto di divertimento e di relax.
I corsi per Narratori del Gusto sono quindi di due ordini: nel primo si apprendono queste tecniche, nel secondo ci si specializza sulla merceologia o su un territorio. Ecco perché assaggiatori e sommelier che sono già specializzati su un prodotto possono accedere appropriandosi di nuove tecniche per valorizzare l’attività che stanno facendo. Come d’altro canto si stanno avvicinando i comunicatori (giornalisti, opinion leader ecc.) per acquisire nuovi metodi da impiegare nella loro professione e le guide turistiche per ampliare il loro ambito operativo.
Per questo abbiamo già imprese e organizzazioni che aderendo ai Narratori del Gusto si sono offerte per finanziare un corso di base: per loro significa avere presso la loro sede venti persone che imparano attraverso i loro prodotti e quindi ne possono diventare ambasciatori, ma anche fare la conoscenza con professionisti da impiegare poi sul territorio nazionale (e non solo) in una attività di relazione continua che sta dando grandi risultati commerciali.