Ricerche di mercato, tendenze sensoriali, nuovi metodi e analisi di prodotti
 

Ci salveranno gli chef

È questo uno dei titoli intriganti, ma anche uno dei quesiti importanti, che ha caratterizzato Food & Book, la prima edizione del festival del libro e della cultura gastronomica che ha chiuso i battenti ieri 10 novembre a Montecatini Terme. Organizzata da Agra e gestita da Sergio Auricchio – con il solito stile, più vicino a Giovanni dalle Bande Nere che a Napoleone – ha goduto di un notevole successo, tanto da lasciare pronosticare che non rimarrà edizione unica.

Di certo per noi sensorialisti è stata di non poco interesse proprio perché è riuscita a legare il mondo della cultura gastronomica a quello letterario e le produzioni tipiche alle tematiche dell’internazionalizzazione con una formula in cui i sensi si sono rivelati protagonisti. Non sono mancate le dissertazioni accademiche, ma ha prevalso il confronto, anche quello pratico, con piatti e bicchieri prodighi di virtù e pregni di sperimentazione, quasi come se ci fosse stata una contaminazione da parte dei Narratori del gusto.

Non è mancata la presenza di qualcosa di nostri personaggi. Nella prima giornata è infatti stato presentato il volume Grappe, Acquaviti, Liquori curato dal professor Corrado Barberis e scritto da Luigi Odello, Manuela Violoni e Armando Colliva Marsigli. A tenerlo a battesimo Bruno Gambacorta, l’artefice del telegiornale gastronomico Eat Parade che è giunto al sedicesimo anno di programmazione.

Per quanti interessati lasciamo l’approfondimento al sito della manifestazione: www.foodandbook.it