Domani, 30 settembre, secondo la notizia riportata da Wired, da qualche parte di Londra si potranno assaggiare hamburger che hanno il profilo sensoriale della carne umana. Che la capitale dell’impero britannico e della lingua franca abbia necessità di fare sensazione lo possiamo ben comprendere, che la cosa possa fare venire la nausea anche, ma ciò che non tolleriamo è che si possa vantare di ricostruire il profilo di un cibo attraverso – come afferma la nota – le testimonianze dei cannibali. Prima di tutto dubitiamo che i cannibali abbiano in qualche modo fatto hamburger, ma non solo: quando mai hanno capacità espressive sufficienti per descrivere un loro piatto? E men che meno quella di fare un panel per generare un profilo. Ma se anche si fossero trovate simili competenze, quanti sono i cuochi che sanno ricostruire un piatto partendo da un profilo sensoriale? Però la citata fonte riporta la ricetta: 400 g di maiale, 400 g di vitello, 200 g di midollo osseo, pepe a piacimento. Sicuro che i cannibali usino il pepe? Insomma, più che hamburger di carne umana ci sembrano hamburger di … bufala.
luigi.odello@assaggiatori.com
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