
Infatti Riccardo Sessa in questo libro, De hortorum cultura e altre opere, propone la sua traduzione e i suoi commenti, in collaborazione con la casa editrice Liberedizioni, andando a raccontare in una nuova chiave il De hortorum cultura, il Miseto e l’Iside lavorando sul testo latino originale dell’edizione bresciana del 1574, custodito presso l’Ateneo di Salò; mentre per l’Hercules benacensis utilizza il volume stampato a Brescia nel 1575 da Vincenzo Sabbio.
Non mancano quindi curiosità e notizie di storia locale, che riguardano feste, tradizioni e famiglie del Cinquecento mentre arricchiscono questo volume sia la trascrizione del testo originale sia la ristampa inalterata dell’Opera.