Se imparare il vino significa saper parlare di vino, sulla questione è opportuno fare una riflessione, soprattutto per quanto riguarda il significato che viene attribuito ai termini gergali.
Qualcuno scrisse che occorre impegnare molte più risorse per imparare un linguaggio specifico che non i concetti che questo sottende. Non ne dubitiamo, in questo caso la prova giunge dall’alto, basta pensare al gergo in uso nella scrittura dei decreti fiscali, oggi tra l’altro sempre più infarciti di parole straniere che spesso neppure molti commercialisti sanno pronunciare.
Così è anche per il vino? Parrebbe di sì, visto che, secondo stime attendibili, nel solo 2016 più di 50.000 persone in Italia hanno frequentato corsi di assaggio. Hanno imparato il vino o a parlare di vino? Se hanno imparato a parlare di vino apprendendo il gergo in uso forse hanno speso male i soldi e il tempo, almeno secondo un esperimento che abbiamo condotto su 27 scolarizzati del gusto e 27 consumatori selezionati casualmente. Ai malcapitati abbiamo proposto 40 termini classici del gergo enologico chiedendo loro cosa significano e cosa fanno venire in mente. Parte della ricerca è stata pubblicata su L’Assaggio 59.