
Protagonisti sono stati i diplomandi del secondo anno dei corsi di Stilista tecnologico, Fashion designer e Marketing & comunicazione per imprese di moda. Dall’altra parte della cattedra, invece, un parterre di professionisti già affermati e leader di diversi settori, tra i quali l’analisi sensoriale.
Le commissioni hanno valutato i progetti esposti e i loro autori in base alla chiarezza espositiva, alla progettualità, alla spendibilità del prodotto sul mercato, e a come la creatività possa rispondere ai bisogni concreti del mercato e del target di riferimento. Già, perché tra i consigli dispensati spicca il fatto che oggi, per distinguersi sul mercato, occorre rispondere a bisogni e funzionalità, l’estetica non basta e il prodotto non dev’essere esercizio di stile fine a se stesso.