Ricerche di mercato, tendenze sensoriali, nuovi metodi e analisi di prodotti
 

Il turismo e la ricerca dell’esperienza

Cosa può offrire il mio territorio di unico e irripetibile? Quali risorse possono essere messe in campo per aumentare l’attrattività della mia regione? Ecco, queste sono solo due delle numerose domande che i vari attori turistici si stanno ponendo in questo particolare periodo storico.
Da alcuni mesi l’umanità è sotto scacco a causa di un’emergenza sanitaria mondiale e circa la metà della popolazione globale ha subito limitazioni negli spostamenti e isolamento sociale, fenomeni che hanno enormemente impattato tutti gli ambiti delle attività produttive, tra cui il settore turistico.
Ciò significa che il vantaggio competitivo dell’offerta sarà fortemente condizionato dalle esperienze che il visitatore potrà realizzare durante il suo soggiorno.
Il turista vuole sentirsi protagonista della propria vacanza, coinvolto in prima persona, stimolato nella fruizione del territorio, e l’esperienza non deve limitarsi a una programmazione di una serie di visitazioni di luoghi e di partecipazione a eventi, bensì deve spaziare nei vari ambiti, dalla cultura alla cura dell’ambiente, dalla capacità di accoglienza fino all’enogastronomia, utilizzando la multisensorialità quale strumento per ancorare il piacere.
Uno degli aspetti più graditi da un viaggiatore interessato alla scoperta di un determinato territorio è sicuramente la strutturazione di percorsi enogastronomici attraverso la degustazione di tipicità locali.
Per renderlo più partecipe, però, la presentazione di quest’ultime deve essere posta in essere attraverso dei metodi innovativi di racconto: la narrazione del prodotto, vale a dire un viaggio sensoriale coinvolgente fatto da persone correttamente formate per far sì che la percezione del cliente si trasformi in emozione positiva.
Ecco alcuni pensieri tratti dall’articolo a firma di Monica Panzeri pubblicato su L’Assaggio n.70 ottenibile in pdf iscrivendosi al link: https://forms.gle/56SoTqWY24gKBSNE9