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Perché l’analisi sensoriale

L’analisi sensoriale nasce dalla necessità dell’uomo di descrivere e valutare il percepito per dare un valore al piacere che ci procura qualsiasi stato o evento capace di manifestarsi attraverso i nostri organi di senso. Messe così le cose, la nostra disciplina potrebbe apparire abbastanza inutile, perché se qualcosa ci piace tendiamo a ripeterla o a mantenerla, se ci crea dispiacere, al contrario, cerchiamo di evitarla. Tutto vero, ma per un qualsiasi produttore, che sia un’azienda o un ristoratore, il primo obiettivo è di sapere in anticipo ciò che genera piacere per poterlo mantenere nel tempo o variarlo in modo tale che sia accolto con favore. Ecco la forma più antica di analisi sensoriale: l’interrogazione del fruitore del bene. Questa sottende a un’altra domanda: perché piace o perché no. Per ottenere una risposta occorre generare un ritratto sensoriale dell’oggetto della valutazione in modo da comprendere quali sono gli elementi che vengono considerati dall’utente distinguendo quelli che generano piacere da quelli che provocano dispiacere.

Luigi Odello

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