Ricerche di mercato, tendenze sensoriali, nuovi metodi e analisi di prodotti
 

Acqua e birra: la parentela sensoriale

Cosa hanno in comune acqua e birra artigianale? Per entrambi: analisi sensoriale per comunicare in modo accattivante

Le più belle tra quelle udite ai corsi di degustazione

Nel Barolo il profumo di coscia di donna al mattino? Nel Botticino l’odore di selciato dopo il temporale? Un vino bianco con una nota di crisalide estiva? Un Verduzzo con il sentore di verza? Non sono che alcune della cinquantina di espressioni raccolte recentemente da 17 persone che calcano corsi e serate di degustazione del vino.

Sensory Club: il n.1 è Soldera

A poco più di un mese di distanza dal varo del progetto ecco la formazione del primo Sensory Club. A costituirlo è stato Gianfranco Soldera di Case Basse, il celeberrimo produttore di Brunello di Montalcino che ha fatto della sua azienda uno dei poli importanti della ricerca viticola ed enologica in Italia, lanciando tra l’altro il premio per giovani ricercatori.

Il piatto è bello perchè è vario

È capitato a tutte una volta nella vita. Guardare l’armadio e esclamare: non ho niente da mettermi. Eppure i cassetti sono traboccanti di magliette colorate e bisogna frugare a piene mani per farsi spazio tra le pile di pantaloni. Lo stesso capita in cucina. Si apre l’anta del frigo e lo si scruta con aria incerta, senza sapere cosa preparare, e mentre le dita iniziano a congelarsi, richiamiamo alla memoria quello che abbiamo mangiato nell’ultimo mese cercando qualcosa di nuovo. Cosa ci spinge a comportarci così? Non potremmo semplicemente mangiare il nostro piatto preferito in un’infinità di pasti sempre uguali?

Sensory mind: la porta d’ingresso all’analisi sensoriale

Dopo tre anni tra progettazione e collaudo il Centro Studi Assaggiatori lancia Sensory mind, un percorso per sperimentare l’analisi sensoriale accessibile anche alle piccole e medie imprese e ai professionisti della qualità (sommelier e assaggiatori, ma anche tecnologi e cuochi, architetti e designer).