Ricerche di mercato, tendenze sensoriali, nuovi metodi e analisi di prodotti
 

Cose mai viste: i tecnici che fanno un corso di narrazione ai giornalisti

La sfida ci stava tutta: un corso per narratori a chi il narratore lo fa di professione. A prepararci le forche caudine è stato l’Ente del Turismo di Alba, Bra, Langhe e Roero che ha riunito nel Castello di Barolo, giusto sotto il singolare museo del vino dove si colloca una sala ampia e luminosa destinata a eventi come questo, quindici operatori della comunicazione ai quali ha offerto il corso di brand ambassador, il primo gradino per diventare Narratori del gusto.

In effetti all’inizio del corso non sono mancati sguardi che palesavano la posizione di chi ti aspetta al varco, ma in poco tempo scemavano le tendenze critiche e isolazioniste e il gruppo viaggiava all’unisono verso le pur difficili tecniche di analisi sensoriale che doveva apprendere. L’innovazione più importante dei Narratori del gusto sta proprio qui: non c’è qualcuno che ti dice cosa devi sentire, ma solo una guida che ti accompagna alla scoperta di come funziona il meccanismo della percezione, come si legge il codice sensoriale di un prodotto e del suo territorio, come si può esprimere una sensazione e in quale misura può essere condivisa.

Se i partecipanti sono stati soddisfatti – e non solo per le esercitazioni incentrate su crema di nocciole, Dolcetto, Barbera e Barolo – noi lo siamo stati di più, se non altro perché ci siamo portati a casa più di un argomento sul quale riflettere. In primo luogo abbiamo compreso che, per fare diventare grande il nostro movimento, abbiamo bisogno dei narratori di professione e non solo per il ruolo di formatori di opinione che rivestono. Gli operatori della comunicazione hanno il dono di saper scrivere in modo che per gli altri sia facile capire e quindi possono dare un contributo enorme per qualificare l’associazione sotto il profilo stilistico. Al rigore della scienza sulla quale si basano i criteri formativi di Ndg loro possono aggiungere piacevolezza ed efficacia di divulgazione.

Quindi speriamo che a questa prima falange altri si possano aggiungere, ma soprattutto che quanti sono stati a Barolo possano restare vicini ai Narratori del gusto e contribuire al suo successo, con il conseguente riflesso sul nostro patrimonio tipico tradizionale. Più che mai ne abbiamo necessità.

Un commento

  1. Luigi Pagnotta

    Un corso affascinante, estremamente formativo, tenuto in modo impeccabile: questo è ciò che posso dire di questa bellissima esperienza. Il livello accademico, molto elevato, ci ha portato a compiere un viaggio nella sensorialità che difficilmente molti dei partecipanti – io per primo – avrebbero avuto modo di compiere. Un grazie di cuore agli organizzatori per averci consentito di accedere a questo mondo, tanto particolare quanto affascinante, che arricchisce la nostra professionalità.

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