Ricerche di mercato, tendenze sensoriali, nuovi metodi e analisi di prodotti
 

Che profumo ha la felicità?

La nostra felicità è direttamente collegata a quello che noi percepiamo attraverso i nostri sensi? L’analisi sensoriale ci insegna e trasmette questo, che la percezione visiva, olfattiva e gustativa si traducono prima di tutto in piacere. E se questa felicità trascendesse dal surrealismo per assumere una dimensione fisica e tangibile?

Questo è accaduto a Parigi dove per la prima volta ha preso forma il primo negozio della felicità. La Boutique du Bonheur è nata nella centralissima 195, Rue Saint-Honoré per opera di Roger&Gallet, nello spazio in cui nel 1806 Jean-Marie Farina aveva creato la sua nota acqua di colonia che aveva inebriato Marylin Monroe e Maria Callas (leggende narrano che lo stesso Napoleone Bonaparte ne bevesse 2 litri al giorno per fortificarsi).

All’ingresso della boutique si è accolti con un device, un sensory table che attraverso un test ci permette di capire qual è il profumo più adatto alla nostra personalità. Il tutto avvolto da una cornice di petali di fiori incastonati nel soffitto e dal profumo inebriante di saponi e candele, che creano un gioco di fragranze e aromi che convivono in perfetta armonia fra loro.

Ognuno di noi reagisce agli stimoli olfattivi in modo personale, in base alla propria genetica e cultura, apprezzando certi “profumi” e disprezzando altri “odori”. È per questo che l’esplorazione del subconscio e della propria personalità diventa di fondamentale importanza per capire quali sono gli aromi in grado di farci stare bene e procurarci la felicità.