Ricerche di mercato, tendenze sensoriali, nuovi metodi e analisi di prodotti
 

Stiamo diventando anosmici

portrait-2308893_640In Inghilterra nel 2016 sono state calcolate tre milioni di persone affette da anosmia, in Italia il dato non è ancora certo. La perdita del senso dell’olfatto sarebbe un cambiamento non poco rilevante se colpisse la maggior parte della popolazione mondiale.
Durante una visita in cantina provate ad addentrarvi nell’argomento ponendo attenzione al raccono del vino stesso. Vi siete mai ritrovati ad ascoltare una decantazione di un determinato prodotto in cui la terminologia utilizzata si racchiudeva nella sfera dei descrittori edonici e in quattro parole come elegante, pulito, delicato ed equilibrato veniva descritta la bevanda? Il vino può essere solo questo? Andando più a fondo ci si accorge che non si tratta solo di mancanza di percezioni sensoriali ma piuttosto di mancanza di comunicazione. Le sensazioni visive, gustative-tattili e olfattive scompaiono fino al momento in cui il bicchiere non deve essere paragonato a un prodotto simile e magari qui subentrano descrittori visivi e gustativi se si è fortunati. Se uno dei due vini presi in esame presenta bollicine di dimensioni differenti viene sottolineato oppure semplicemente perchè viene percepito più dolce uno dei due prodotti, ma l’olfatto non arriva mai al centro dell’attenzione.
Certamente si può parlare di denominazioni e quindi di aree ben definite per classificare un prodotto, ma allo stesso tempo si può parlare di singoli prodotti o di singoli produttori perchè ognuno di loro racconta un’eccellenza e i racconti dei singoli non devono essere resi ermetici dove solo gli addetti del settore si capiscono tra loro. È possibile scappare all’anosmia del mondo enogastronomico imparando a narrare prodotti e territori con le tecniche innovative ed efficaci di comunicazione dei Narratori del gusto.