Sensory News

Ricerche di mercato, tendenze sensoriali, nuovi metodi e analisi di prodotti
 

Torna il concorso Emozioni dal Mondo

emozioni dal mondo

Bergamo torna per l’undicesimo anno protagonista del mondo vitivinicolo mondiale grazie al Concorso internazionale “Emozioni dal Mondo: Merlot e Cabernet Insieme”.

Questi due vitigni, meravigliosi singolarmente e capaci di grandissime espressioni se uniti, saranno giudicati da una giuria di esperti provenienti dai cinque continenti.

Il concorso si colloca al primo posto al mondo per il rapporto tra vini valutati e numero di valutatori e, di anno in anno, è diventato sempre più un momento imperdibile per relazioni internazionali tra professionisti del settore.

L’evento si terrà dal 15 al 17 ottobre 2015 e, oltre ai lavori delle commissioni che dovranno eleggere i vincitori, si terrà un convegno scientifico e degustazioni aperte al pubblico.

Per maggiori informazioni sull’evento consultate il sito www.emozionidalmondo.it

Centro Studi Assaggiatori e Narratori del gusto protagonisti a Maker Faire

maker faireTorna anche quest’anno a Roma la Maker Faire, la fiera mondiale sull’innovazione che attrae migliaia di visitatori e che si terrà presso l’università La Sapienza dal 16 al 18 ottobre 2015 (www.makerfairerome.eu).

Saremo presenti al padiglione Food, dove è previsto un ricco programma di eventi legato all’innovazione nel campo dell’enogastronomia e la partecipazione di produttori di eccellenza tra cui diversi soci dei Narratori del gusto.

Per questi ultimi lo staff del Centro Studi Assaggiatori ha progettato seminari dove i visitatori potranno toccare con mano (ma anche con gusto e olfatto) alcune esperienze originali, quali l’abbinamento di gelato e gelatine di frutta, la grappa da borsetta e il cioccolato rarità. Ci saranno inoltre conferenze sulle tecnologie al servizio del consumatore dove degli esperti racconteranno le loro esperienze, le loro scoperte e le soluzioni rispetto alle richieste sempre più complesse del mercato enogastronomico. Infine per l’intero arco della manifestazione, guidati da Thimus, i visitatori avranno la possibilità di sottoporsi a una lettura Eeg attraverso un casco con 14 sensori per verificare le emozioni originate real time dall’assaggio di vini del territorio nazionale.

A Roma quindi ce ne sarà per tutti i gusti (ma anche nasi), per scoprire cosa ci riserva il futuro del mondo enogastronomico.

Centro Studi Assaggiatori e Narratori del gusto protagonisti alla Maker Faire

Da Soldera il seme per costruire un gruppo di scienziati per autenticare il vino

shutterstock_51373558Parte dall’Azienda Agricola Case Basse la nuova frontiera scientifica per la salvaguardia del “made in Italy” attraverso la ricerca di quelle componenti genetiche e biochimiche che caratterizzano un vino,  sia monovarietale sia blended. Il 9 settembre infatti in Montalcino, (territorio base del progetto “Winefinger”della regione Toscana), si sono riuniti tre Università Toscane (Siena, Firenze e Pisa), il Dipartimento di Biotecnologia e Genetica dell’Università di Tras-os-Montes e Alto Douro (Portogallo), Bionat Italia, il CRA-VIT di Conegliano Veneto e Il Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF).
La giornata di studio intitolata “Molecular and Analytical Wine Varietal Authentication”, ha coinvolto ricercatori d’Italia e non solo, tutti mossi dalla necessità di avere degli strumenti scientifico-statistici validi e affidabili per garantire ai consumatori la massima tracciabilità dei prodotti acquistati, a conseguenza anche dei vari casi di cronaca che hanno visto il vino soggetto a manipolazioni non autorizzate. Il DNA diventa una sorta di “pannello di controllo” dove gli scienziati, leggendo i vari marcatori molecolari, possono risalire alla composizione varietale del vino stesso e quindi autenticare coloro che seguono le regole dei disciplinari, usando le corrette tipologie di uva.
I soggetti coinvolti hanno quindi iniziato con questa tavola rotonda a fondare le basi di ricerca su una materia che sarà sempre più importante in futuro, per proteggere la tipicità e il lavoro di chi ha fatto dell’autenticità un proprio cavallo di battaglia.

Vignaioli per un giorno

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Si è tenuto  anche quest’anno il consueto appuntamento di “Andar Per Vigne” , la bellissima iniziativa del Consorzio a tutela Valcalepio che permette a chiunque di trasformarsi in vigneron per un giorno.
Le visite alle cantine hanno permesso infatti ai curiosi appassionati di essere protagonisti della vendemmia, un momento particolare e magico della vita di un’azienda agricola, quando l’uva raccolta viene pigiata e trasformata in mosto  per produrre quel delizioso nettare che tutti noi chiamiamo vino.
I visitatori hanno quindi potuto vedere i macchinari in funzione, e il personale ha spiegato in dettaglio i vari processi produttivi rendendo il tutto vivo e reale, facendo comprendere il lavoro e la dedizione che sta dietro ogni bicchiere che beviamo.
Le cantine che hanno aperto le loro porte (Az agr. Il Cipresso, Az. Agr Medolago Albani, Cantina sociale Bergamasca, Castello degli angeli, Locatelli Caffi Soc. Agr. e l’Az. Agr. Magri Sereno) hanno poi preparato una sorpresa per chi ha voluto andare a visitarle, alcuni offrendo addirittura degli assaggi di cioccolato abbinati ai vini. Il tutto condito con la genuina accoglienza delle aziende che oltre alla degustazione dei propri prodotti hanno fatto assaggiare ai partecipanti le specialità tipiche bergamasche tra cui i pregiati formaggi, i mieli e le polente.
Una festa per salutare la nuova annata  2015 che viste le ottimali condizioni meteo si preannuncia soddisfacente per le aziende della valle orobica.

Grappa day Bonollo: essere green bevendo un distillato

shutterstock_77603947Quando sorseggiamo un bicchiere di grappa, non ci poniamo il problema di quanta energia sia stata richiesta per produrlo. La domanda l’ha posta la Distilleria Bonollo che tramite il “Centro Documentazione Grappa Luigi Bonollo” ha organizzato un interessante convegno denominato “Grappa: distillazione e sostenibilità” che si è tenuto a Torrita di Siena il 12 settembre.
I tre relatori, Vittorino Novello dell’Università di Torino, Carlo Viviani, presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino e Riccardo Cottarella, Presidente del Comitato Scientifico del Padiglione Vino di Expo 2015, hanno ribadito il concetto dell’importanza della distilleria nella filiera vitivinicola, che permette non solo alle aziende produttrici di vino di gestire al meglio un prodotto per loro di scarto come la vinaccia o la feccia, ma anche di ricavare componenti sostenibili in ottica bio-economica. Dalle vinacce si puo’estrarre bioetanolo, carburante non fossile a bassa emissione di CO2, ma anche acido tartarico naturale, olio di vinaccioli e fertilizzanti naturali.
I distillatori sono sempre più consapevoli della necessità di un cambio di rotta “green” nel processo produttivo, con minore utilizzo di sostanze inquinanti e soprattutto risparmio di energia elettrica. Il rinnovamento dei processi di distillazione e l’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile fanno di questo un settore all’avanguardia, capace di guardare al futuro per preservare le nostre preziose risorse ambientali.

Il turismo sensoriale è per tutti

0a602d76ae7b4e7f82782d8d97a3e26eL’esperienza di una visita in cantina coinvolge tutti i nostri sensi e spesso per chi si approccia per le prime volte al mondo del vino, è il mezzo più veloce e immediato per appassionarsi e fidelizzarsi.

Ma come fare a coinvolgere chi non può fare affidamento su uno di questi sensi e fargli avere un’esperienza totalizzante senza discriminarlo?
Un nostro Narratore del gusto ha iniziato un progetto di turismo accessibile assieme a una cooperativa di persone ipovedenti e non vedenti per poter far avvicinare chiunque al mondo del vino senza barriere di alcun tipo, usando l’analisi sensoriale, rappresentando così un linguaggio unico e universale, capace di trasmettere nozioni e concetti in modo semplice e divertente. Inoltre attraverso i giochi sensoriali l’apprendimento diventa interattivo e i turisti sono in prima persona protagonisti della loro esperienza. Un modo per avvicinare all’enogastronomia non solo disabili fisici ed emotivi, ma anche famiglie con bambini, persone anziane o persone con problematiche ed intolleranze alimentari, secondo le direttive della Comunità Europea sul turismo accessibile e sostenibile.
I partecipanti al primo pacchetto turistico erano un gruppo composto da persone con disabilità visiva e i loro accompagnatori, che nel corso della giornata hanno potuto sperimentare come funzionano il loro olfatto e il loro gusto, correlando i profumi e i sapori del vino a precisi momenti della produzione e apprendendo così le varie fasi dell’intera filiera. Successivamente hanno visitato la cantina  toccando letteralmente con mano le varie strumentazioni, sentendo il freddo acciaio dei fermentini o le fibre ruvide delle botti in legno. Infine si sono trasformati in vignerons scoprendo i segreti del metodo classico e sperimentando i giri delle bottiglie nelle pupitres.
Le esperienze nei prossimi mesi verranno ripetute per altri prodotti come l’olio, la birra, i formaggi e quanto un territorio possa fornire.
Un’opportunità per fare turismo in maniera innovativa, usando i nostri sensi e le nostre sensazioni.

Non mi fido di un esperto

259cf5f79b824ec99afc26ff376428edFabio Piccoli, sicuramente uno degli esperti di marketing del vino più affermati, in un numero di Wine Meridian rispolvera un’indagine di Nomisma che indica chiaramente come i consumatori non seguano gli esperti (non chiedono consigli e non danno importanza alle recensioni e alle guide) quando devono acquistare i vini. I 300.000 test sui consumatori che abbiamo in banca dati confermano il fenomeno anche per molti altri prodotti.

Un caso a parte, in controtendenza, può essere rappresentato dalla continua crescita della Guida ai Vini di Altroconsumo, giunta alla decima edizione e compendiata tra l’altro con un bigino tascabile di grande utilità per quando si va in enoteca o al supermercato.

Sulla questione vorremmo fare una riflessione, proprio a partire dalla citata guida. La sostanziale diversità con le altre sta in due elementi: i vini sono acquistati in enoteca o al supermercato in base a un algoritmo che definisce quelli più rappresentativi del mercato italiano e sono riportati tutti – buoni e cattivi – con valutazioni ottenute secondo le regole scientifiche dell’analisi sensoriale e non già dell’assaggio, sia pure alla cieca.

Ecco da dove deriva la sua credibilità e il suo successo: è attendibile e affidabile. Ma non è solo la diffidenza a portare il consumatore lontano dagli esperti: da almeno trent’anni sta crescendo nella gente il desiderio di appropriarsi di autonome capacità di scelta, cosa che ha generato un incredibile business nell’ambito della formazione sul vino. E qui ci sarebbe da approfondire: qual è il livello della formazione degli scolarizzati del gusto? Quale la capacità di trasferire conoscenze e il grado di indipendenza intellettuale dei docenti?

Soldera Brand ambassador: opportunità per diventare Narratori del gusto

image4Presentare un vino non è solo decantare le sue caratteristiche sensoriali, ma è riuscire a far conoscere in modo efficace a chi ascolta le origini e il territorio di produzione, far comprendere il perché delle tecniche innovative impiegate e quanto grande sia la passione del produttore.
Parlare di un vino non sono solo parole, ma è coinvolgere il consumatore in un viaggio alla scoperta di sensazioni, percezioni, di realtà che appartengono a un prodotto così complesso ed eclettico come il vino. Sicuramente chi narra deve essere preparato rispetto alle tecniche innovative di comunicazione, deve essere empatico e abile nel creare una relazione efficace con il proprio interlocutore.
E lo sa molto bene l’Azienda Agricola Case Basse di Gianfranco Soldera che da sempre fa di ricerca, innovazione e qualità i suoi cavalli di battaglia.  Ne scaturisce quindi il desiderio di creare un gruppo di professionisti preparati che condividano la vision dell’azienda nel comunicare il proprio prodotto e il proprio territorio in modo veramente unico e coinvolgente.
Soldera lancia quindi un bando per la preparazione di 20 Brand ambassador, secondo le tecniche innovative dei Narratori del gusto e con la docenza del Centro Studi Assaggiatori, con un percorso di specializzazione in vini pregiati che sarà svolto direttamente in azienda Case Basse a Montalcino (SI) dal 9 al 13 novembre 2015 con inizio alle ore 14,30 del giorno 9 e termine alle ore 12,30 del 13 novembre 2015. Un corso scandito da numerose prove pratiche e da test teorici, dove il protagonista sarà il vino di eccellenza e dove i partecipanti che risulteranno idonei riceveranno il titolo di Brand ambassador con iscrizione ai Narratori del gusto, la possibilità di operare per conto dell’ azienda nella narrazione dei prodotti oggetto del progetto formativo e di stage a Case Basse successivo al corso.
Un’ occasione unica per sviluppare competenze importanti, immersi nella meravigliosa cornice di una azienda di alto livello, con un prodotto di eccellenza riconosciuto a livello internazionale.

Istituto Internazionale Chocolier per la valorizzazione e lo sviluppo del cioccolato di alta qualità

domoriIl Centro Studi Assaggiatori, insieme a Domori e a Guido Gobino, fondano un Istituto per riconoscere, apprezzare e utilizzare al meglio il cioccolato d’eccellenza.

In Italia si consumano ogni anno 3 kg di cioccolato a testa, in Nord Europa più di 9 kg, nei paesi emergenti asiatici più di 1 kg a testa con un potenziale di crescita di 4 kg nel lungo termine. Un consumo che nell’ultimo decennio si è spostato verso l’alta qualità. Gli elevati standard qualitativi garantiti dalle aziende nazionali del comparto del cioccolato ne fanno un settore di eccellenza con una grande propensione all’export (1,3 miliardi €; pari al 25% del mercato totale). La Francia è il primo paese di destinazione del cioccolato italiano con il 20% del totale a valore.

Con l’obiettivo di valorizzare e sviluppare il mercato del cioccolato di alta qualità attraverso la formazione di assaggiatori ed esperti di cioccolato, è stato fondato l’Istituto Internazionale Chocolier (Iic), un’organizzazione scientifica e indipendente con sede a Brescia, rivolta a tutti coloro che operano lungo la filiera del cacao (produttori di materie prime, costruttori di attrezzature, produttori di cioccolato, cioccolatieri e pasticceri) e ai consumatori attenti che desiderano imparare a riconoscere, apprezzare e utilizzare al meglio il cioccolato eccellente.

L’Iic, nato dall’esperienza del Centro Studi Assaggiatori (quello dedicato al caffè è stato fondato nel 1993 e con oltre 9 mila iscritti), e per iniziativa di Domori e di Guido Gobino, costituisce l’unico luogo in Italia specializzato nello studio di nuovi metodi di analisi sensoriale del cioccolato.
Presidente dell’Iic è Jean-Pierre Willemsen, Amministratore Delegato di Domori (parte della Gruppo Illy), Vice Presidente è Guido Gobino, Amministratore Unico dell’omonima azienda e Luigi Odello, del Centro Studi Assaggiatori, è Amministratore Delegato, così come dell’Iic.

In Italia, i consumi di cioccolato pro capite (circa 3kg/anno) sono aumentati negli ultimi anni. La produzione italiana di cioccolato e prodotti a base di cacao ha mostrato una crescita (+3.1%) grazie all’export (+6.5%) ma soprattutto alla nascita di numerosi artigiani e aziende che propongono prodotti di alta qualità, a base di cacao fine ed extrafine. Si tratta delle varietà Trinitario e Nacional che rappresentano meno del 10% del cacao prodotto al mondo e del rarissimo Criollo (solo lo 0,001%).

“Gli elevati standard qualitativi garantiti dalle aziende nazionali del cioccolato ne fanno un settore di eccellenza con una grande propensione all’export che è cresciuto negli ultimi anni del + 33% – afferma Jean Pierre Willemsen. Se pensiamo che la Francia, grande paese produttore di cioccolateria fine, è il primo paese di destinazione del cioccolato italiano esportato con il 20% del totale a valore, la potenzialità di sviluppo del cioccolato italiano è altissima. Per questo abbiamo voluto creare, insieme a Guido Gobino e al Centro Studi Assaggiatori, l’Istituto Internazionale Chocolier per contribuire a diffondere la conoscenza e l’apprezzamento del cioccolato di alta qualità con l’obiettivo di sviluppare nel tempo il comparto”.

Da qui l’obiettivo statutario dell’Istituto di insegnare agli appassionati – con un metodo scientifico – l’analisi sensoriale del cioccolato e la conoscenza di tutta la filiera del cacao/cioccolato.
Il programma dell’Istituto, nell’ immediato prevede il seminario e il corso da assaggiatore di primo livello indirizzato a laboratori, pasticcerie, consumatori appassionati.

 

Un grande passo verso lo sviluppo personale con Thimus Peak

Screenshot 2015-08-08 09.10.22Quanto è importante nella vita di tutti i giorni cercare di capire i meccanismi della mente delle persone che si hanno di fronte per riuscire ad avere relazioni umane intense, appaganti ed egoisticamente proficue? E’ lo spontaneo mondo della comunicazione che ci spinge a trovare soluzioni in tempi rapidi per riuscire a creare quei sottili fili che collegano le persone e che permettono di intendersi, di avere un feeling speciale e di essere soddisfatti.
Nelle relazioni affettive questo può risultare semplice e immediato, ma nella vita lavorativa come riuscire a capire il comportamento dei possibili clienti, come costruire un meccanismo di comunicazione efficace che permetta all’azienda di percepire i bisogni dei consumatori e di trasformarli in un’ azione vincente, coinvolgente e di sicuro successo?
Individuare nuove strategie secondo i principi del neuromarketing, la possibilità di confrontarsi con casi aziendali di applicazione delle neuroscienze in ambito business, acquisire la piena consapevolezza del potenziale della propria vision e applicare al marketing lo studio dei meccanismi del cervello sono le possibili risposte al quesito che attanaglia qualsiasi azienda che voglia migliorare la presenza del proprio brand nel complicato e complesso scenario del mercato e del lavoro dei nostri tempi. Sono questi gli obiettivi che Thimus, socio dei Narratori del gusto e realtà all’avanguardia con una vasta competenza in neuromarketing, team building e comunicazione innovativa, vuole soddisfare nel corso di formazione Thimus Peak nei giorni di 18,19 e 20 settembre presso una location in Alto Adige dove sarà possibile avere l’occasione di scoprire, da soli o in team, l’autentica interazione tra azienda e comportamento dei consumatori, in un territorio unico per natura, ospitalità e tradizioni eno-gastronomiche. Un metodo e un contesto che permette di rilassarsi, ritrovando una serena produttività e di confrontarsi attraverso seminari e workshop dedicati a specifiche finalità o aree operative, costruiti in risposta alle singole esigenze di business.
Un’opportunità per mettersi in gioco in prima persona, di sperimentare e sperimentarsi dietro la guida attenta di chi ha una vision completa nell’ambito della comunicazione e delle relazioni.

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