Sensory News

Ricerche di mercato, tendenze sensoriali, nuovi metodi e analisi di prodotti
 

La qualità percepita: ci vuol tanto a capire perché il turismo italiano è in crisi?

Ultima cena delle vacanze a pochi chilometri da Monaco di Baviera: due secondi di carne con ricco contorno di qualità ineccepibile e di formato camionista, due deliziose Efenweizen da mezzo litro, un servizio impeccabile. Conto da 26 euro. Primo pranzo in Italia, a pochi chilometri da Trento: due piattini di roastbeef (il contorno è stato ordinato ma se ne sono dimenticati), una piccola Pils, una piccola minerale, due espresso. Conto 22 euro.Continua a leggere“La qualità percepita: ci vuol tanto a capire perché il turismo italiano è in crisi?”

Cosa vuol dire un buon panel leader

E’ incredibile quanto incida l’esperienza, la competenza, la sensibilità del panel leader sulla buona riuscita di un test.
L’altro ieri dodici giudici, di esperienza di assaggio molto varia, si sono confrontati con cinque sessioni di test sulle grappe. 25 grappe da assaggiare alla cieca, 50 schede da compilare, 2400 variabili da misurare! Ma, dati alla mano, guardando le performance, tutti i giudici sono stati capaci di assaggiare con oggettività e affidabilità in quasi tutti i test: anche i nuovi arrivati.
Questo mi ha lasciato alquanto meravigliata, se ripenso a un altro test di qualche mese fa in cui metà dei giudici ha dovuto essere esclusa dall’elaborazione. In quel caso le grappe erano solo (!) una decina, le schede solo una ventina, le variabili da misurare solo un migliaio; e il livello di competenza dei giudici era lo stesso. Cosa è cambiato?Continua a leggere“Cosa vuol dire un buon panel leader”

L’extra-sensoriale che è in noi!

Ha ancora senso parlare di analisi sensoriale come analisi del percepito o non sarebbe più opportuno introdurre a fianco di essa il concetto di analisi extra-sensoriale intesa come analisi del vissuto?
Sarà capitato a chiunque (a me capita sempre più spesso) di analizzare nel dettaglio i caratteri di un prodotto, sia esso vino, grappa, o quant’altro, e rendersi conto, nonostante una approfondita descrizione, di non essere riusciti a carpire l’anima di esso, come vi fosse un qualcosa di indefinibile (o perché di fatto impercettibile o perché frutto di un imprevedibile intreccio di ciò che è stato coscientemente percepito) in grado di toccare profondamente le corde del proprio inconscio. Come mai, in sostanza, quel distillato mi affascina nonostante non vi abbia individuato particolari pregi o avendone percepito persino dei difetti? Perché quel vino mi lascia indifferente  pur presentando intensità elevate in quei parametri che io stesso normalmente reputo “qualitativi”?Continua a leggere“L’extra-sensoriale che è in noi!”

Che giornata per la grappa!

Ieri al Centro Studi Assaggiatori è stata una giornata consacrata alla grappa: una giornata monografica completamente dedicata al nostro distillato nazionale. Un gruppo di assaggiatori esperti ha passato diversi tipi di grappa ai raggi X: tutte sottoposte ai test di analisi sensoriale innovativi, alcuni così innovativi da essere ancora in fase sperimentale. Condizioni dell’ambiente come sempre controllate, assaggi rigorosamente alla cieca con piano ruotato, panel leader di esperienza: insomma le condizioni migliori per ottenere dati che ci faranno capire meglio alcuni nuovi scenari della grappa.Continua a leggere“Che giornata per la grappa!”

Niente vino a pasto per i futuri enologi

A Udine no, a San Michele all’Adige nemmeno, a Verona non so, ma penso sia la stessa cosa. Le citate località sono tutte sedi di corsi di laurea in viticoltura ed enologia, ma a quanto mi risulta gli studenti in mensa possono bere solo acqua o (peggio) soft drink. E credo che lo stesso succeda negli altri 14 corsi di laurea che, sparsi per la penisola, trasferiscono la scienza della vite e dei suoi prodotti. Di sicuro plaudiranno a questo stato di cose il presidente della società di alcologia Valentino Patussi – affermò che l’alcolismo inizia con il primo sorso – e il mio amico Gualtiero Marchesi che non è molto convinto del bere a pasto, quasi il vino possa compromettere la purezza del profilo sensoriale dei suoi piatti, rovinare quello che lui chiama il “gusto assoluto”. Io, enologo della vecchia scuola (vecchia nel senso autentico del termine, quella in cui si entrava a 14 anni e si usciva a 20, se si era bravi) non sono dello stesso parere.Continua a leggere“Niente vino a pasto per i futuri enologi”

In uscita a breve il nuovo numero de L’Assaggio

In anteprima l’indice dei principali temi trattati da L’Assaggio, l’unica rivista italiana a parlare diffusamente di analisi sensoriale

Uscirà a breve il nuovo numero de L’Assaggio, il trimestrale edito dal Centro Studi Assaggiatori e diretto da Luigi Odello. Ecco i principali temi trattati nel numero 13:

  • presentazione del nuovo metodo di analisi sensoriale Big Sensory Test (BST) che permette di ottenere dei veri e propri ritratti dei prodotti dell’analisi sensoriale attraverso i test BST Base, BST Avanzato, BST Analogico-Affettivo e BST Packaging (i dati sono stati elaborati con BigSensorySoft). Nel nuovo numero de L’Assaggio vengono sottoposti all’analisi caffè monorigine, grappe e vini Barbera (con un servizio del professor Mario Fregoni e uno del professor Roberto Zironi);
  • la nuova recensione critica di Alberto Ugolini delle guide del vino: quale la validità di questo strumento? Cosa è cambiato rispetto al 2005?
  • Luca Falciati illustra i fattori psicologici dell’emotività, fattori che hanno un peso importante nella percezione degli assaggiatori;
  • sintesi delle relazioni del Forum Scientifico sul Caffè svoltosi recentemente a Rimini e dedicato al tema "Espresso Italiano: la tostatura e l’arte della miscela";
  • sintesi delle relazioni dell’EISday2006 anch’esso svoltosi recentemente a Rimini e dedicato al tema "Il marketing del bar dell’Espresso Italiano Certificato".

Una selezione degli articoli della rivista è on line sul sito del Centro Studi Assaggiatori.

I vincitori del Vinitaly Grappa Tasting Award

E’ ufficiale l’elenco dei vincitori del Vinitaly Grappa Tasting Award, il premio dedicato alla grappa organizzato da Veronafiere in collaborazione con Centro Studi Assaggiatori.

Sono stati assegnati i premi per il Vinitaly Grappa Tasting Award edizione 2006. L’assegnazione è avvenuta sulla base dei dati raccolti al banco d’assaggio “Grappa & C. Stratus Tasting” svoltosi durante l’edizione 2005 di Vinitaly. E’ stato elaborato un indice basato su:

  • livello di attraenza che hanno ottenuto le grappe (per premiare la capacità innovativa, o di utilizzare materie prime di grande richiamo o, ancora, di elaborare packaging particolarmente attraenti);
  • sensorialità con le quali sono state valutate (per premiare la competenza nella produzione).

I premi sono assegnati alle prime quindici aziende ex aequo, citando naturalmente le grappe che hanno consentito questo piazzamento eccezionale:

  • Distillerie Bonollo Umberto: Grappa Of Amarone barrique
  • Distilleria Marzadro: Grappa Le Diciotto Lune
  • Distillerie Sibona: Grappa Riserva – botti da Porto
  • Distilleria Fratelli Caffo: Grappepe – grappa al peperoncino di Calabria
  • Mazzetti d’Altavilla: Intesa – grappa elevata in barriques
  • Distilleria Zanin: Grappa Stravecchia Riserva 20 anni Monte Sabotino
  • Distilleria Santa Teresa dei F.lli Marolo: Grappa di Barolo
  • Distilleria Revel Chion: Grappa della Serra alla liquirizia
  • Roner: Grappa di Gewürztraminer
  • Distilleria Domenis: Riserva 10 anni di Storica – grappa invecchiata
  • Distilleria Franciacorta: Grappa Barricata
  • Distilleria Magnoberta: Casa Luparia – Grappa Stravecchia 12 anni
  • Maschio Beniamino: Grappa di Amarone
  • Distilleria Fratelli Russo: Grappa Nero d’Avola
  • Distilleria Andrea Da Ponte: Vecchia grappa di Prosecco barricata

La premiazione ufficiale con la consegna dei diplomi ai produttori avverrà durante Vinitaly (Verona) giovedì 6 aprile alle ore 15,00 in Sala Bellini.

Per proteggere e promuovere lo straordinario patrimonio siciliano di prodotti agroalimentari è sempre più apprezzato l’uso dell’analisi sensoriale.

La Sicilia vanta una quantità innumerevole di prodotti agroalimentari tradizionali che meritano una tutela e, soprattutto, una promozione più efficaci e incisive. Di questa necessità si è reso inteprete Salvatore Tudisca, professore all’Università di Palermo. Tudisca ha infatti voluto una sessione interamente dedicata all’analisi sensoriale all’interno dell’importante serie di seminari che sono stati aperti dal Ministro dell’agricoltura Gianni Alemanno.

Il seminario è stato aperto da Luigi Odello, presidente del Centro Studi Assaggiatori, che ne è stato moderatore insieme all’ingegner Marino dell’Arpa. Presenti oltre duecento persone tra le quali, oltre agli studenti, professori e dirigenti di grandi imprese agoalimentari siciliane.

La relazione di base è stata svolta da Alberto Ugolini del Centro Studi Assaggiatori. Tra i vari interventi da notare quello del dottor Cicero, dirigente della Regione Siciliana, che ha messo in evidenza l’impegno che si sta profondendo per l’applicazione dell’analisi sensoriale.

Le acqueviti meritano una sottocommissione all’Oiv

Durante i recenti lavori all’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino è emersa la necessità di costituire per le acqueviti una sottocommissione che sia trasversale alle già esistenti commissioni Enologia ed Economia

L’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, l’Onu dei prodotti della vite (vino, acqueviti e aceto) al quale aderiscono 47 paesi del mondo, ha recentemente riunito i gruppi di lavoro, il comitato scientifico e il comitato esecutivo nella sede di Parigi. Nel corso dei lavori il gruppo acqueviti ha dedicato particolare attenzione alla grappa per la quale Luigi Odello, presidente del Centro Studi Assaggiatori, ha svolto la relazione ufficiale. Odello ha focalizzato l’attenzione sul modello che è stato messo a punto dal Centro Studi Assaggiatori per lo studio dell’identità del prodotto. Un modello che parte dal vissuto del consumatore per terminare alla caratterizzazione attraverso i test di analisi sensoriale che ne resistuiscono il percepito sensoriale ed emozionale. Questo approccio ha suscitato molto interesse tra i delegati internazionali.

Durante i lavori del gruppo è stata presa anche in considerazione l’importanza che hanno le acqueviti di origine viticola in in un momento storico come quello attuale in cui le bevande spiritose hanno superato i consumi di vino. Per questo è stato posto l’accento sulla necessità di costituire una sottocommissione dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino che sia trasversale alle commissioni Enologia ed Economia e che consenta la formazione di gruppi di lavoro che si occupino dell’intera filera produttiva.

BigSensorySoft è il nuovo programma di statistica applicata all’analisi sensoriale per valutare in modo affidabile i prodotti agroalimentari (e non solo). Ora è disponibile on line la versione di prova gratuita

Il Centro Studi Assaggiatori rilascia Big Sensory Soft, un nuovo programma di statistica dedicato all’elaborazione dei test di analisi sensoriale. Partendo dalla matrice dei dati di assaggio, il programma esegue oltre 40 elaborazioni in poco più di otto secondi: in questo modo è possibile scegliere il punto di vista migliore per analizzare la performance dei prodotti nella sessione d’assaggio. Oltre ai prodotti, il programma valuta anche la prestazione di ogni singolo giudice. Tutti i dati sono elaborati con tecniche di statistica parametrica e non parametrica.
Big Sensory Soft si distingue anche per l’alta compatibilità. Le matrici delle sessioni di assaggio possono essere importate dal formato Microsoft Excel per Windows o dal formato CSV. I risultati delle elaborazioni si possono esportare in formato Microsoft Excel per Windows. Anche i grafici sono facilmente esportabili nei formati più comuni (JPG, GIF, BMP, PNG) e in Microsoft Excel per Windows così da essere inclusi senza problemi in documenti di ogni tipo.

Per maggiori informazioni e per scaricare la versione di prova gratuita cliccate qui.