Sensory News

Ricerche di mercato, tendenze sensoriali, nuovi metodi e analisi di prodotti
 

Percorsi di narrazione

Sull’onda del successo dello scorso anno che ha portato i Narratori del gusto a qualificare ben 27 Leader distribuiti un po’ in tutta Italia, l’associazione della comunicazione innovativa lancia un’altra serie di corsi per consentire agli associati di procedere verso i livelli più alti della formazione. L’11, 12 e 13 febbraio, ospiti del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena, si terranno:

  • martedì 11 febbraio: corso Leader;
  • mercoledì 12 febbraio: corso di Brand Teller, base delle tecniche dei Narratori del gusto;
  • giovedì 13 febbraio: corso di Brand Ambassador 3° giorno.

Ricordiamo che il 4 febbraio, all’Università di Parma, si terrà il corso di piscofisiologia della percezione, necessario per ottenere la qualifica di Brand Ambassador, tappa obbligata per chi desidera diventare Trainer e poi Docente.

Locandine e schede di iscrizione sono scaricabili tramite questi link:

Le scienze sensoriali oltre il food

Forse per il fatto che quando si valuta sensorialmente un cibo o una bevanda sono attivati almeno quattro dei cinque canali di comunicazione disponibili per gli umani, le scienze sensoriali si sono sviluppate in questo ambito e, mai come oggi, hanno registrato un così forte incremento nell’applicazione. Ma da qualche tempo stanno uscendo dal food per essere applicate al macro ambiente per scopi turistici o architettonici e al micro ambiente come punti vendita, bar e ristoranti. Parallelamente il design sta permeando le scienze sensoriali per portare un’ondata di novità nella visualizzazione e comunicazione dei risultati dei test. E’ un quest’ottica che lo scorso 10 gennaio, voluto dal prof. Paolo Marco Tamborrini e dalla professoressa Ottavia Parenti del corso interateneo (Università di Parma e Politecnico di Torino) “Design sostenibile per il sistema alimentare”, è stato tenuto agli studenti un seminario sull’argomento firmato dall’International Academy of Sensory Analysis.

Perché diventare panel leader?

Il pensiero di Massimo Artorige Giubilesi – Consulente Imprenditore

In qualità di Tecnologo Alimentare e CEO di una società di consulenza, formazione e servizi specialistici in materia tecnico-scientifica, legislativa e gestionale per la filiera alimentare (industria, ristorazione, ospitalità), sono molto operativo e mi occupo personalmente di progetti di ricerca e sviluppo inerenti alla validazione della shelf-life dei prodotti (microbiologica, chimico-fisica, sensoriale).
Dopo alcuni rudimenti e studio personale in materia, ho frequentato questo corso (sarà il primo di una serie) per sviluppare le mie competenze, riversarle sui collaboratori e creare un gruppo di lavoro formato sull’analisi sensoriale, integrando in modo stabile la gamma di servizi offerti ai nostri clienti pubblici e privati. La via è tracciata da tempo in modo chiaro.
Sono certo che si creeranno sinergie tra la nostra azienda e il network Good Senses-Centro Studi Assaggiatori a beneficio del mercato.

Corso di formazione per Giudici qualificati – Professionisti dell’analisi sensoriale

La Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione dell’Università di Parma, insieme a IASA – International Academy of Sensory Analysis, organizzano un corso di formazione per Giudici qualificati – Professionisti dell’analisi sensoriale, presso l’Università di Parma.
Il corso si rivolge a coloro che utilizzano i sensi in ambito lavorativo come assaggiatori, sommelier, tecnici e tecnologici, giornalisti e scrittori del gusto, dipendenti di aziende del settore agroalimentare che puntano a creare panel di assaggiatori specializzati. La consapevolezza diffusa della potenza dell’analisi sensoriale per le aziende alimentari, che devono immettere sui mercati prodotti sempre più aderenti alle richieste dei consumatori, si scontra spesso, a causa di ritmi pressanti e/o di mancanza di competenze, con approcci non corretti per il rigore del metodo usato o per le persone, intese come strumento analitico, utilizzate. Ciò rischia di generare dati incompleti, imprecisi o completamenti erronei, che possono portare a scelte produttive/commerciali sbagliate e quindi potenzialmente dannose per l’azienda.

Il 4 e il 5 febbraio 2025, all’Università di Parma, al link tutte le info:

https://www.advancedstudies.unipr.it/it/corsi/corsi-di-formazione/corso-di-analisi-sensoriale-per-giudice-qualificato/565/

Per iscriversi

Eleonora Carini, Professoressa in Scienze e Tecnologie Alimentari e Presidente della Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione dell’Università di Parma.

Perché sono diventato Leader dei Narratori del gusto?

Sono 27 i nuovi Leader dei Narratori del gusto, una bella squadra che segna un inequivocabile successo dell’operazione. Per iniziare a conoscerli meglio è stato loro posta una semplice, ma precisa domanda: perché sono diventato Leader dei Narratori del gusto?
Leggiamo le loro risposte.

Claudio Porchia
Per me essere un Leader dei NdG è una tappa importante di un percorso iniziato molti anni fa, quando ho scoperto che ogni piatto racconta una storia, radicata nel territorio e che i racconti che accompagnano i pasti possono trasformare un semplice pranzo in un’esperienza indimenticabile. Questo nuovo ruolo nei NdG implica una doppia responsabilità: quella di custode della tradizione gastronomica, ma anche quella di un innovatore, capace di adattare e reinterpretare le storie in chiave moderna.

Giuseppe Serra
Penso che “studiare” e “formare”, coinvolgendo, le persone tecniche e preparate nella pratica dei propri sensi, si ha un compito che rende la condivisione della “conoscenza più elevata”. “Coinvolgere” e aiutare a “scoprire” quanto è possibile fare con i propri sensi ai curiosi, agli appassionati o agli scopritori di sé stessi, ti porta a non perdere di vista la bellezza di comunicare, vivendo esperienze diverse con le persone, rende la condivisione della “conoscenza più ampia”.

Perché sono diventato Leader dei Narratori del gusto?

Sono 27 i nuovi Leader dei Narratori del gusto, una bella squadra che segna un inequivocabile successo dell’operazione. Per iniziare a conoscerli meglio è stato loro posta una semplice, ma precisa domanda: perché sono diventato Leader dei Narratori del gusto?
Ecco le prime tre risposte.

Nadia Bertana
Evolvere nel mio lavoro è fondamentale.
Occupandomi di Web Marketing, ogni giorno devo essere preparata sulle novità, sui nuovi strumenti e sulle strategie migliori da mettere in campo in base all’obiettivo. Essere Leader dei Narratori del gusto per me è un’ulteriore evoluzione, ho aggiunto un pezzettino verso un mondo fantastico, quello della percezione e dei sensi, che fa parte della vita di ognuno e aspetta solo di essere approfondito.
Narrare il gusto e portare nuove forme di comunicazione nelle aziende per me è entusiasmante!

Eleonora Cuttica
Ho trasformato la passione per il vino, per l’olio extravergine e per i miei cosmetici a base di questi preziosi ingredienti in un approccio unico, capace di raccontare e valorizzare la natura e il territorio. Attraverso degustazioni sensoriali che uniscono storie, sapori e profumi, le persone creano un legame autentico con ciò che scoprono.
Credo che ogni prodotto abbia una storia da raccontare e un’emozione da trasmettere ed è per questo che sono diventata Leader dei Narratori del gusto.

Giuseppe Gargiulo
Sono diventato Leader dei Narratori del Gusto perché la mia passione per il cibo va oltre il semplice assaporare: è una vera e propria ricerca. Come food hunter, esploro tradizioni agroalimentari per scoprire storie uniche legate a ogni territorio italiani. Credo che ogni ingrediente abbia un’anima nascosta da raccontare. Questa posizione mi consente di condividere le mie scoperte con gli altri, trasformando ogni esperienza di “scoperta” in un racconto coinvolgente e memorabile legato ai sapori e alle storie che li accompagnano.

I vini italiani da investimento

Osservando i dati mondiali sui vini da investimento si potrebbe dedurre che gli italiani ci credono poco. In effetti non sono molte le aziende che tesaurizzano le annate per metterle in commercio quando possono consentire all’appassionato un’esperienza di rilievo, poche le enoteche e pochissimi i ristoranti che possono offrire giacimenti degni di nota. In un simile contesto assume valore la tesi di Greta Mombelli, laureata al Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Brescia con Eugenio Brentari, professore ordinario e presidente dell’International Academy of Sensory Analysis, in qualità di relatore, in quanto attraverso una nutrita serie di interviste a imprenditori del settore vitivinicolo, dimostra che sta sorgendo un nuovo interesse per questa categoria di vini. Un Rinascimento in vista? Staremo a vedere.

C’è qualcosa di nuovo nel trasferimento della conoscenza

L’ibridazione dell’Università di Parma con il Politecnico di Torino ha generato un corso di laurea davvero innovativo: Design Sostenibile per il Sistema Alimentare. Questo corso si focalizza sulla progettazione sostenibile nell’ambito alimentare, con l’obiettivo di formare professionisti capaci di affrontare le sfide legate alla sostenibilità, all’economia circolare e all’innovazione nel settore del food system. Tra le prime lauree si annovera quella di Vittoria Guerini dal titolo “Food: strumenti grafici per il trasferimento della conoscenza”, relatrice Ottavia Parenti, correlatore Luigi Odello.
L’elaborato si articola in tre grandi capitoli (i destinatari, le modalità e la nuova formula per il trasferimento della conoscenza) facendo ricorso alle arti visive e proponendo una serie di strumenti grafici in grado di rendere espliciti e di facile interpretazione anche concetti complessi come quelli ricavati dalle scienze sensoriali. In pratica la tesi riesce a esprimere molto bene come fare sentire l’aroma anche quando questo non c’è perché la comunicazione avviene attraverso i canali mediati.

Leader di una nuova professione

È vero che il piacere sta non solo nel raggiungimento della meta ma anche nel viaggio? Per i Narratori del Gusto sicuramente sì e lo hanno dimostrato venerdì 6 dicembre 2024 a Milano dove si é tenuto il secondo corso per formare 13 nuovi Leader, che sono andati a unirsi ai membri del gruppo nato a fine settembre. Ma perché la scelta di creare tra i soci delle figure che siano in grado, tra le altre cose, di promuovere i Narratori del Gusto, creare gruppi di appassionati e gestire corsi ed eventi? Perché dalle azioni che intraprenderanno i Leader nasceranno interazioni e relazioni che entreranno a fare parte di un cammino comune di crescita e arricchimento. E ognuno si godrà il viaggio in compagnia, verso una meta che porterà l’associazione a essere vero e proprio movimento di persone e di passioni.

Monica Panzeri
Vicepresidente Narratori del gusto

L’Assaggio 88

È in distribuzione L’Assaggio, il numero 88, che apre con un importante articolo sulla psicologia della percezione per inoltrarsi poi nel fantastico mondo dei Narratori del gusto, del caffè, del vino e della carne, ma non mancano novità di rilievo: l’idromele e il codice sensoriale del profumo.

Quanti desiderano leggerlo possono registrarsi gratuitamente al seguente link.


SCIENZE SENSORIALI

Dalla coscienza di ordine superiore alla sensorialità
Coscienza, comunicazione, suggestione-ipnosi e sistema gustativo/olfattivo. Parte prima

L’olfatto: evidenze e intelligenza artificiale
Quali sono le novità scientifiche relative all’identificazione degli odori? È pensabile utilizzare l’intelligenza artificiale per chiarire meccanismi e avere descrizioni attendibili?

Panel leader: professionisti per migliorare la qualità della vita
Se in futuro si assisterà a un aumento di piacere attraverso la nutrizione, buona parte del merito andrà a queste figure che sanno misurare la percezione mediante l’analisi sensoriale scientifica

Qualità: la relazione tra attese, specifiche di prodotto e parametri di processo
Dopo l’introduzione presentata nello scorso numero completiamo il “file rouge” tra attese, prodotto e processo: solo il rispetto della sequenza suggerita dal Quality Function Deployment garantisce l’ottenimento di un prodotto allineato alle attese del cliente

CAFFÈ

Iei Connect 2024
Come ogni anno, l’Istituto Espresso Italiano ha sviluppato un momento di approfondimento l’intero settore del caffè. Questo anno si è trattato di un evento di grande portata svolto all’Hotel Gallia di Milano dove si è trattato di qualità e ricerca scientifica

Lee Hyung Wook è il miglior barista al mondo dell’espresso italiano
La finale internazionale del campionato baristi dell’Istituto Espresso Italiano (IEI) si è tenuta nel contesto di IEI Connect 2024 a Milano all’Hotel Gallia, in una giornata di confronto sul comparto

International Coffee Tasting 2024 le medaglie d’oro
Tra ottobre e novembre si sono svolte le sessioni di analisi sensoriale scientifica per la valutazione delle miscele partecipanti al più importante concorso mondiale del caffè riservato ai prodotti pronti per il consumo. Ecco le medaglie d’oro

VINO

Additivi e coadiuvanti in enologia
Avreste mai pensato che le acqueviti furono tra i primi coadiuvanti per garantire la consevazione dei vini? E sapete quando l’anidride solforosa cominciò a essere usata in modo estensivo? Eccovi la seconda parte di una storia antica

Emozioni dal Mondo: 20 Anni
Si dice che solo le innovazioni ben riuscite diventino tradizione. Così è per il concorso internazionale che si svolge a Bergamo sotto l’egida dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino

SPIRITS

Of: la svolta
Si dice che a pedalare dietro gli altri si faccia molta meno fatica, ma di certo per ben che vada si arriva secondi

LE VIE DEI SENSI

Il leader dei Narratori del gusto: come fare di una passione una professione innovativa
Un cambio di passo dei Narratori del Gusto mette in evidenza la figura del Leader per operare a più stretto contatto con le imprese e con i territori ma anche per sfruttare le tecniche innovative di comunicazione all’interno dell’azienda

SCOPRIRE CON I SENSI

5 medaglie di platino e 18 d’oro per la prima edizione di “Batterie d’Eccellenza”
Il primo concorso per le migliori batterie di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop

Idromele
È la più antica bevanda alcolica ed è forse una delle meno conosciute

L’interpretazione del codice sensoriale del profumo
Siete soliti valutare un profumo con “mi piace” o “non mi piace”? Lo apprezzerete molto di più se seguirete la via della descrizione. Ecco una piccola guida per provarci

La procedura di valutazione della carne
Amate la carne? Allora eccovi la procedura di valutazione che usano gli assaggiatori. Seguitela con attenzione e vi troverete in un nuovo mondo