Che stia tornando in auge l’acquisto assistito lo mettono in evidenza anche i test sui consumatori realizzati dal Centro Studi Assaggiatori, e che ci si stia direzionando in modo diverso nel fare la spesa l’ha illustrato molto bene Monica Fabris di Epistem. Ma come dovrà essere in futuro il commesso del supermercato di prossimità o il titolare di una drogheria?
Un narratore, soprattutto nel campo del food. Credibile e preparato, dovrà essere in grado di orientare l’acquisto dei clienti elevando il loro manifesto interesse verso le cose buone. Ma non basterà più dire: “Compri queste pesche signora, sono buone!”. Occorrerà spiegare il perché mettendo in relazione l’affermazione con la filiera di produzione. Quindi il discorso potrà essere più o meno questo: “Prenda in mano una di queste pesche signora, non occorre che la prema con le dita per sentire che è morbida e vellulata, la avvicini al naso e colga il fruttato intenso che emana. Questo è un carattere tipico della frutta raccolta matura, quando anche il suo seme ha raggiunto la maturità fisiologica. In effetti siamo in presenza di un frutto che è stato raccolto solo ieri mattina da un agricoltore che ogni giorno passa tra gli alberi e prende solo le pesche mature, che poi mi manda in giornata.”
Non molto tempo fa al mercato di Osaka restammo impressionati perché sui sacchi di caffè non avevano posto il cartello con il prezzo, ma il grafico con il profilo sensoriale. Non pretendiamo tanto dai nostri negozianti, ma una bella spiegazione capace di incrementare il piacere la vorremmo davvero. La potremo avere? La Gdo preparerà i suoi commessi?