Il rivelatore di un gascromatografo si può rimuovere e sostituire con uno più sensibile, ma con il cervello di un umano questo non è possibile.
Lapalissiano, direte voi, ma allora perché stuoli di sensorialisti e di panel leader continuano ad affannarsi a provare la sensibilità dei giudici mediante test sulle soglie di percezione e provvedere al loro addestramento attraverso pedanti esercizi di ordinamento con standard di tipo tattile, gustativo e olfattivo?
Non sarebbe meglio concentrarsi sugli errori che commette un giudice per migliorarlo di volta in volta, mentre opera?
Ma quali sono quindi le cause di errore dei giudici sensoriali? Alcune sono dovute alla loro natura e alla loro preparazione, altre possono essere imputate a errori nel disegno sperimentale o nella conduzione del gruppo di valutazione, altre ancora all’ambiente.
Tratto dall’articolo I quindici peccati dei giudici sensoriali pubblicato su L’Assaggio 71 ottenibile in pdf iscrivendosi al link.