Per non poco tempo l’una ha negato l’altra e viceversa. E i pochi che si sono azzardati a volerle mettere insieme si sono sentiti definire eretici da una parte o dall’altra, con palese rischio di scomunica.
Ci voleva quindi un libro scritto da personaggi autorevoli come Mario Ubigli e Maria Carla Cravero per chiarire la questione, per fare intendere che le due discipline sono complementari e pur ponendosi obiettivi differenti, entrambe sono di estrema utilità per la conoscenza della percezione e per la narrazione del prodotto. Il libro si riferisce al vino, ma si presenta di grande utilità per l’intero settore del food e persino oltre. Mario Ubigli, aiutato anche dall’età, ha trascorsi in tal senso che ne dimostrano la sicura fede: negli anni Ottanta l’abbiamo avuto vicino per la grappa, nei primi anni Novanta nella costituzione dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè nel quale ricoprì anche la carica di primo presidente del comitato scientifico. Non entriamo nel complessso ed esaustivo indice degli argomenti trattati, anche se il volume lo meriterebbe. Basti al lettore pensare che le 385 pagine di cui si compone rappresentano una vera bibbia per il settore. E se encomio deve esserci, perché non citare anche la poderosità dell’opera? In tempi in cui comunichiamo in estrema sintesi, a volte addirittura con emoticon, non va solo premiato lo sforzo, ma anche il coraggio.
Autori: Mario Ubigli, Maria Carla Cravero
Editore: Edagricole
Formato: 17×24 cm
Anno: 2020
Pagine: 383