L’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac), che ha compiuto trent’anni a inizio gennaio, è stato chiamato a rinnovare il proprio consiglio di amministrazione tra aprile e maggio. Com’è tradizione dell’associazione l’assemblea ha optato per un gruppo di consiglieri con competenze professionali di diversa tipologia, per rappresentare la più larga parte possibile della filiera del caffè.
Nel consiglio in carica nel triennio 2023-2025 siedono quindi:
- Luigi Odello, presidente onorario
- Carlo Odello, presidente e CEO
- Fausto Devoto, vicepresidente
- Gian Paolo Braceschi
- Manuela Violoni
- Antonio Biscotti
- Stefano Abbo
- Gaia Brunetti
- Alessandro Cocco
- Enrico Metti
- Carles Gonzalez
- Luigi Morello
- Enrico Bendinelli
I probiviri sono Carlo Barbi, Laura Formichella e Paolo Nadalet. Il comitato scientifico è presieduto dal prof. Roberto Zironi. Il controllo contabile è affidato ad Assunta Percuoco.
Iiac continua a essere un punto di riferimento nell’industria del caffè in quanto è l’unica associazione a livello internazionale completamente focalizzata sull’analisi sensoriale del prodotto. Attraverso la propria formazione, infatti, contribuisce a rafforzare la comprensione del caffè all’interno di una filiera in cui operano professionisti e aziende con missioni e prodotti diversi eppure complementari tra loro.
“Il nuovo consiglio di amministrazione è chiamato a valorizzare e a rendere ancora più accessibile l’enorme sapere tecnico-scientifico accumulato in oltre trent’anni di attività, nonché a svilupparne di nuovo – ha dichiarato Carlo Odello, presidente e CEO Iiac – Nel contempo vogliamo anche valorizzare la nostra rete di migliaia di assaggiatori a livello globale, puntando a rafforzare il loro senso di appartenenza all’unica associazione che si dedica all’analisi sensoriale del caffè in via esclusiva”.
L’attività di formazione Iiac prosegue sull’Italia, sia attraverso i docenti senior sia attraverso i nuovi docenti formati e nominati nelle sessioni di novembre e marzo scorsi che permettono una trasmissione più capillare della conoscenza a livello aziendale. La formazione ha segnato una netta ripresa anche in Cina, dopo la fine delle restrizioni per la pandemia a inizio marzo scorso: Iiac è stata la prima organizzazione italiana a tornare a operare direttamente nel paese. Non si è mai fermato naturalmente International Coffee Tasting, che rappresenta non soltanto un banco di prova per i diversi caffè in gara, ma anche un momento di incontro della comunità Iiac. Sono infatti già pressoché esauriti i posti da giudice per la sessione estiva che inizia a metà giugno e a breve si aprirà il bando per candidarsi a quella autunnale con avvio a metà settembre.