Suggerire a un laureando di fare una tesi e uno stage sui difetti dei prodotti alimentari ha un non lieve accento di sadismo. In primo luogo perché non è facile stabilire cosa è un difetto, poi perché alcun produttore ammette il difetto nei suoi prodotti, infine perché il successo è legato alla qualità conclamata (per quanto raramente definita) e non all’imperfezione, salvo che questa non diventi l’argomentazione di vendita.
Andrea Terzi ha accettato la sfida e, dopo un tirocinio di valore, ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari all’Università degli Studi di Parma con la tesi “Analisi sensoriale e metodi analitici: un binomio vincente per l’identificazione e la caratterizzazione dei difetti del vino” di cui è relatrice la professoressa Martina Cirlini e correlatore Luigi Odello.