Sensory News

Ricerche di mercato, tendenze sensoriali, nuovi metodi e analisi di prodotti
 

Festival Franciacorta in Cantina

Riprendiamo volentieri la notizia del Consorzio per la tutela del Franciacorta.

Dal 13 al 15 settembre, il Festival Franciacorta in Cantina torna con un weekend straordinario, aggiungendo quest’anno anche il venerdì alle classiche giornate di sabato e domenica. Un’occasione imperdibile per scoprire i luoghi dove nasce il Franciacorta, immersi tra monasteri, castelli e dimore storiche.

Un programma ricco di eventi
Oltre alle visite in cantina, il festival offre un’ampia varietà di eventi per tutti i gusti: degustazioni, verticali e approfondimenti sul metodo e sulle diverse tipologie di Franciacorta, ma non solo. Non mancheranno passeggiate a piedi e in bicicletta tra i vigneti, esperienze enogastronomiche con menù dedicati nei ristoranti, street food, musica dal vivo, e molto altro. Ogni angolo del territorio franciacortino si anima con attività che celebrano la cultura, la tradizione, e soprattutto il nostro vino.

Non perdere il Gioco degli Aromi!
Presso la sede del Consorzio, torna il Gioco degli Aromi di Good Senses, dove potrai scoprire le note olfattive dei nostri vini attraverso una degustazione sensoriale unica.

Scopri tutte le attività organizzate dalle cantine e dagli operatori del territorio!

Prenota subito il tuo evento e sfoglia il programma completo sul sito www.festivalfranciacorta.wine

Per ulteriori informazioni, scrivici a info@festivalfranciacorta.wine.

Italpepe è partner della nuova edizione di Bake Off Italia – dolci in forno

Riprendiamo volentieri il comunicato di Italpepe.

Le spezie riescono sempre a dare quel tocco di originalità in più alle preparazioni in cucina, anche nel caso dei dolci. È per questo che Italpepe – azienda italiana tra i principali protagonisti nel settore delle spezie, erbe e insaporitori – ha scelto di affiancare Bake Off Italia – dolci in forno, il cooking show targato BBC e prodotto da Banijay Italia per Warner Bros. Discovery, in onda da venerdì 6 settembre in prima serata su Real Time (canale 31). Alla “padrona di casa” Benedetta Parodi e all’immancabile Ernst Knam, giudice storico del programma, insieme a Damiano Carrara e Tommaso Foglia, si aggiunge per la dodicesima edizione del programma come super-ospite fisso della prova tecnica il Maestro Pasticcere Iginio Massari. Inoltre in questa stagione il cast dei concorrenti in gara non sarà definito fin dall’inizio, ma verrà decretato nel corso di due puntate di selezioni, a partire da un totale di 30 aspiranti pasticceri. Solo alla fine della seconda puntata, si conoscerà il cast ufficiale della dodicesima edizione, composto da 14 concorrenti in gara. Dopo le prime due puntate di selezioni, la competizione continuerà nella sua formula tradizionale.

Le spezie di Italpepe verranno utilizzate dai concorrenti nelle tre sfide del cooking show: la prova creativa, in cui potranno dare sfogo alla loro fantasia nel reinterpretare le ricette, la prova tecnica alla presenza di Iginio Massari in cui dovranno dimostrare manualità e abilità lontano dagli occhi dei giudici – che assaggeranno le loro creazioni al buio – e la prova sorpresa, pensata per mettere alla prova la creatività e l’estro degli aspiranti pasticceri con sfide scenografiche. L’inserimento dei prodotti Italpepe nello storytelling della trasmissione consente di visualizzare l’utilizzo reale delle spezie in un contesto amichevole che crea empatia e favorisce l’emulazione dei protagonisti. Inoltre una selezione di alcune linee di spezie dell’offerta Italpepe saranno esposte in un corner dedicato all’interno dello studio televisivo.

Infine il Miglior pasticcere amatoriale d’Italia verrà incoronato come sempre a Villa Borromeo d’Adda, ad Arcore (MB), uno dei gioielli artistici della Lombardia e dell’Italia. Quest’anno, la scenografia all’interno della grande serra che farà da sfondo alla competizione ha i colori della terra, delle spighe e dei fiori selvatici, con sfumature che vanno dal terracotta all’ocra, che avvolgono la scena in un’atmosfera dai toni caldi e accoglienti.

La sensorialità entra nella nutrizione

Per vivere la tavola in modo nuovo, per evitare che le diete siano sinonimo di frustrazione, torna, forte del successo della prima edizione, il master dell’Università di Pisa sulle Scienze Sensoriali per un’alimentazione sana e consapevole.

Il master, promosso dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa sotto l’egida del Centro Interdipartimentale di Ricerca Nutraceutica e Alimentazione per la Salute Nutrafood e in stretta collaborazione con il Centro Studi Assaggiatori (BS) e l’International Academy of Sensory Analysis (Iasa), è caratterizzato da un elevato grado di multidisciplinarietà e si pone l’obiettivo ambizioso di creare una cerniera innovativa ed efficace tra aziende e mondo accademico fornendo agli studenti le competenze indispensabili per diventare esperti di scienze sensoriali per l’alimentazione.

Grazie all’esperienza maturata nella prima edizione, infatti, la seconda edizione vedrà ancora più forte l’interazione tra mondo accademico, realtà aziendali e studenti per garantire agli iscritti un’esperienza formativa innovativa, basata su una multidisciplinarietà accademica fortemente interconnessa con il mondo produttivo, e alle aziende l’opportunità rara di instaurare un dialogo interattivo e costruttivo con docenti e studenti caratterizzati da una vasta gamma di sfere di competenza che difficilmente si trovano a operare in uno stesso contesto.

Il percorso altamente multidisciplinare proposto è unico nel suo genere e si pone l’obiettivo di coniugare le conoscenze relative alle percezioni sensoriali specifiche di ciascun individuo con le caratteristiche chimico/nutrizionali e organolettiche degli alimenti che costituiscono la dieta mediterranea per sviluppare un approccio innovativo e consapevole alla scelta di regimi alimentari corretti da un punto di vista nutrizionale, ma al tempo stesso gratificanti sul piano sensoriale.

Le domande di ammissione possono essere presentate al seguente link: http://www.unipi.it/index.php/master

Per maggiori informazioni
Francesca Venturi (Unipi)
Tel. 0502216625; Fax: 0502216087
E-mail: ssasc@agr.unipi.it
pagina web: Master di primo livello in Scienze sensoriali per un’alimentazione sana e consapevole – Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (unipi.it)

Luigi Odello (Centro Studi Assaggiatori)
Tel. 030 397308
E-mail: luigi.odello@assaggiatori.com

Appuntamento Soave: riflettori puntati sul grande vino bianco di Verona

Riprendiamo volentieri la notizia di Consorzio di Tutela del Soave.

Un evento che a partire dalla città di Verona racconti il Soave, la sua eccelsa qualità, la bellezza delle sue colline, agli operatori di settore, alla stampa specializzata, ai wine lovers e agli eno-appassionati. Uno spazio e un luogo che sappiano essere cornice ideale per raccogliere spunti importanti attorno a temi di grande attualità. Tutto questo e molto di più si propone di essere “Appuntamento Soave”, l’evento organizzato dal Consorzio di Tutela del Soave, in collaborazione con la Strada del Vino Soave e con il supporto di Banco BPM, che si terrà lunedì 9 settembre al Circolo Ufficiali di Verona, accanto alla suggestiva mole di Castelvecchio, per raccontare le migliori interpretazioni del vino Soave non solo ad operatori ed esperti di settore ma anche a semplici appassionati col gusto per la curiosità.

Già nel nome, Appuntamento Soave, con un gioco di parole, si prefigge di richiamare l’attenzione con l’obbiettivo di divulgare contenuti di valore ad un pubblico trasversale, con un format dedicato al vino ma che al tempo stesso rappresenti un’occasione di confronto culturale attorno ai grandi temi contemporanei, chiaramente interconnessi al mondo della produzione vitivinicola.

Il valore dell’identità enologica del Soave, l’importanza del suo paesaggio riconosciuto patrimonio agricolo di rilevanza mondiale dalla FAO, la versatilità di un vino eccellente se degustato fresco ma in grado di stupire se lasciato evolvere qualche anno in bottiglia, saranno solo alcuni dei temi che sanno trattati nel corso di una giornata davvero intensa e che vedrà protagonisti oltre ai produttori, anche la sommelierie e il mondo della ristorazione.

Oltre 40 le aziende che hanno dato la loro adesione e che, sulla suggestiva terrazza in riva al fiume Adige, metteranno in degustazione le loro migliori interpretazioni di Soave, dal vino di annata alle selezioni più mature ed evolute.

«Appuntamento Soave si propone come un format nuovo in grado di raccogliere contenuti di valore ad iniziare proprio dalle differenti interpretazioni di vini Soave presenti – evidenzia Igor Gladich, direttore del Consorzio del Soave – ideato e voluto per la città di Verona in un momento storico come quello attuale in cui i trend di mercato, in Italia ma soprattutto all’estero, prediligono sempre di più vini bianchi freschi, sapidi e con una moderata gradazione alcolica. L’evento si terrà a Verona, in uno spazio davvero iconico, in quanto la nostra bellissima città è legata a filo doppio al racconto del vino Soave. Appuntamento Soave parlerà alla stampa e agli operatori, parlerà in maniera privilegiata al mondo della ristorazione e della sommelierie ma si rivolgerà anche al pubblico degli appassionati e dei meno esperti, perché, non dimentichiamolo, vino è prima di tutto piacere per la convivialità e gioia dello stare assieme.

Ecco le aziende che prenderanno parte all’evento: Balestri Valda, Benini, Bertani, Bolla, Ca’ Rugate, Cadis1898, Camerani, Canoso, Carlo Alberto Negri, Casarotto, Cantina del Castello, Cantina di Monteforte, Coffele, Collis Veneto Wine Group, Corte Adami, Corte Mainente, Corte Moschina, Dal Cero, Fattori, Franchetto, Gianni Tessari, Gini, Guerrieri Rizzardi, Ilatium, Inama, La Cappuccina, Le Albare, Le Mandolare, Montetondo, Nardello, Portinari, Pra’, Roccolo Grassi, Santi, Suavia, T.E.S.S.A.R.I., Tenuta Sant’Antonio, Tirapelle, Vicentini, Villa Canestrari, Vitevis, Zambon.


Il programma della giornata:

ore 11.00 – “Il Soave, dalla freschezza alla longevità” – seminario formativo a cura di AIS.

Oltre quaranta sommelier provenienti da tutto il Veneto saranno gli indiscussi protagonisti di questo appuntamento, curato da AIS e fortemente voluto dal Consorzio del Soave, nella convinzione che costate aggiornamento e formazione siano essenziali per essere dei buoni conoscitori del vino Soave, in grado così di divulgare il patrimonio che sta dietro ogni singolo calice.

Ore 14.00 – “Soave Seven, dalla freschezza alla longevità” – Masterclass condotta da Filippo Bartolotta

In questo appuntamento, su invito, ci si propone di raccontare le differenti anime del Soave in una sorta di viaggio trasversale prima da ovest, suolo calcareo, ad est, suolo vulcanico, e poi dalle annate più fresche fino a quelle più evolute, a dimostrazione di come il Soave sia un vino dotato di una forte capacità di evoluzione nel tempo. Una fotografia istantanea del livello qualitativo che oggi la denominazione presenta nel suo complesso.

Ore 16.00 – “Identità Soave, tra paesaggio, freschezza e longevità”

Partecipano alla tavola rotonda:

Andrea Lonardi, Master of Wine: “Il futuro del Soave nel mondo”

Mons. Bruno Fasani, Prefetto della Biblioteca Capitolare di Verona: “La vite come dono di Dio”

Clelia Maria Puzzo, FAO: “Il Soave: patrimonio agricolo di rilevanza mondiale”

Lorenzo Pasquini – Directeur d’Exploitation – Estate Manager at Château d’Yquem

Cercare (e mantenere) l’eccellenza nel vino

Maurizio Ugliano – Università di Verona

Soave e Garganega: un rapporto esclusivo tra terroir e vitigno

Cristian Ridolfi, Presidente Consorzio del Soave

Riflessioni conclusive

Modera l’incontro Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera

Ore 18.30 – Apertura dell’evento al pubblico

A partire dalle ore 18.30 appassionati e curiosi potranno varcare l’ingresso e partecipare ad Appuntamento Soave, un elegante banco d’assaggio in riva all’Adige, sulla terrazza più bella di Verona. Con oltre quaranta aziende che metteranno in degustazione le loro migliori interpretazioni di Soave, il pubblico avrà la possibilità di spaziare tra annate differenti e di deliziarsi alla scoperta delle numerose sfumature proprie delle Unità Geografiche Aggiuntive. Non mancheranno poi piccoli assaggi di prodotti tipici del territorio a cura della Strada del Vino Soave.

Ultimi giorni per candidarsi al Premio di Giornalismo di EIT Food in Italia

Per il quinto anno consecutivo, EIT Food premia i giornalisti italiani impegnati a testimoniare storie, volti, visioni e sfide del settore agroalimentare, ultimi giorni rimasti per candidarsi.

Ultimi giorni per partecipare al Premio di Giornalismo di EIT Food in Italia! Candidati entro 8 settembre 2024 alle ore 23:59, l’iscrizione è gratuita.

Il premio vuole simboleggiare un sostegno all’attività del giornalista incoraggiando lavori che contribuiscono alla diffusione e alla divulgazione nella società dei valori associati a un’alimentazione più sana e al miglioramento della sostenibilità agroalimentare.
Questo Premio è rivolto ai giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti a mezzo stampa, radio, televisione, video, digitale, regolarmente iscritti all’Ordine Dei Giornalisti, che abbiano pubblicato, diffuso, o trasmesso lavori tra il 1 settembre 2023 e il 31 agosto 2024, firmati con il proprio nome o con uno pseudonimo, realizzati individualmente o in gruppo. Ogni candidato potrà candidare un massimo di tre lavori.

Si ringraziano i partner per l’impegno profuso per la promozione e diffusione dell’iniziativa. Si ringrazia il partner istituzionale UNARGA (Unione Nazionale delle Associazioni Giornalisti Agricoltura, Alimentazione, Ambiente, Territorio, Foreste, Pesca, Energie Rinnovabili – gruppo ufficiale di specializzazione dei suddetti temi della Federazione Nazionale Stampa Italiana). E i media partner: Centro Studi Assaggiatori, Cibo Today, Italpress. Con il patrocinio di ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile).

Il Premio di Giornalismo EIT Food prevede un premio in denaro per i primi tre classificati, di rispettivamente 1.500€, 1000€ e di 500€.

I lavori possono essere presentati attraverso la piattaforma a questo indirizzo: https://journalismawards.eitfood.eu/it/.

Per info: premiodigiornalismo@futurefoodinstitute.org

Siamo alla seconda edizione, ma come è andata la prima?

Stiamo parlando del master universitario di primo livello “Scienze Sensoriali per un’alimentazione sana e consapevole” di cui sono terminate le lezioni per lasciare gli studenti ai project work e agli stage.

Una domanda a questo punto è doverosa: cosa ne pensano gli studenti del percorso che hanno fatto? Ecco il pensiero di un nutrito gruppo di loro espresso in video, ripresi senza preavviso durante l’ultima tornata in presenza.

Non vi diciamo altro, se non che a gennaio partirà la seconda edizione e che la prof. Francesca Venturi, che del master è la direttrice, ha assicurato che i futuri allievi, grazie ai suggerimenti molto costruttivi degli allievi precedenti, avranno un pari livello di soddisfazione se non superiore. Tutti gli interessati possono trovare il bando per l’iscrizione al link: https://www.unipi.it/index.php/master/dettaglio/4426?Itemid=954

Perché diventare panel leader?

Il pensiero di Ylenia Zanni – Development Assistant di Good Senses Business

Lavorando nell’azienda leader dell’analisi sensoriale è piuttosto facile dedurre quali fossero le mie attese: imparare a conoscere, gestire e guidare un gruppo di assaggiatori, comprenderne i pensieri, le sensazioni e gli obiettivi in comune. È stato un corso molto utile e completo, i docenti sono riusciti a coinvolgere tutti gli studenti, soprattutto nella parte pratica, di elaborazione dati, fondamentale per avere risultati affidabili e attendibili.
Spero di utilizzare le informazioni apprese come strumento interno alla mia azienda, per cominciare a gestire un sistema di analisi sensoriale.

Perché diventare panel leader?

Il pensiero di Claudia Sepertino – Consulente in marketing e comunicazione olfattiva

Il corso di panel leader è stato una sfida e un’opportunità per me. Sfida perché, abituata a usare l’olfatto nel mio lavoro, qui ho potuto attivare tutti i sensi. Opportunità perché consapevole di poter beneficiare di un approccio multidisciplinare e di applicazioni pratiche immediate.
Ho ricevuto molto di più di quanto mi aspettassi. I docenti hanno condiviso generosamente nozioni ed esempi applicativi e la partecipazione attiva dei colleghi ha arricchito la formazione con punti di vista diversi, ma non distanti.
Sono tornata a casa con la consapevolezza che il mio lavoro potrà sempre trovare un approdo empirico, ma anche empatico ed emozionale nel Centro Studi Assaggiatori.

Alimentare la consapevolezza per nutrirsi meglio

Mangiare è un bisogno primario, è considerato una delle esperienze più piacevoli della vita, ma è diventato fonte di ansia e stress.
Questo è accaduto perché abbiamo cominciato a dare sempre più retta alle prescrizioni esterne, anziché ai segnali interni al nostro corpo. Smettendo di dar retta alle nostre sensazioni, i nostri sensi hanno smesso di comunicare nel modo più funzionale con il nostro cervello: potremmo non avvertire più il senso di sazietà, oppure scambiare la sete per fame, magari vorremmo mangiare ancora due forchettate di pasta, ma la porzione è finita e siamo a dieta. Per riconnettere mente e corpo abbiamo uno strumento interessante: il Mindful Eating.

Per ricevere il numero 86 de L’Assaggio in pdf e leggere l’articolo di Chiara Lena potete iscrivervi gratuitamente tramite il seguente link.

Perché diventare panel leader?

Il pensiero di Omar Sinanovic – Bialetti Coffee Quality Manager

I miei primi passi nel mondo del caffè, che risalgono a ben quindi anni fa, sono stati costellati dalla formazione fatta dal Centro Studi Assaggiatori secondo la didattica dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè; quindi, ero già abituato a un metodo di trasferimento della conoscenza coinvolgente. Nel caso del corso di Panel Leader, più impegnativo per la complessità che esprime questo ruolo, le precedenti esperienze mi sono ste di aiuto e il clima fortemente interattivo anche con gli altri partecipanti (professionisti della qualità e accademici) ha sicuramente favorito una crescita umana oltre competenze. Il mio obiettivo futuro è quindi avere un panel migliore perché ha un capo più preparato e attento.