Ricerche di mercato, tendenze sensoriali, nuovi metodi e analisi di prodotti
 

E le percezioni extrasensoriali?

shutterstock_2821820In una recente Sensory News, Luigi Odello ha elencato una serie di percezioni sensoriali incredibili e stravaganti, che ha classificato come sensazioni analogiche, comparative o di rimembranza. Si ricordano alcuni di questi sentori percepiti nel vino: di crisalide estiva, di verza, di pepe del Madascar, di vaniglia di Taiti, di volpe, di giacinto, di rosa bulgara, di dura levigatezza, di cavallo sudato al galoppo e tanti altri. Taluni sono scientificamente legati a molecole reali, altri fantasiosi, altri sentori espressi per fare sensazione, come il cordone speronato rilevato da Veronelli in un vino degustato a Cortina.
Sono tutte fantasticherie oppure ci può essere un’ altra spiegazione?
In effetti esiste l’ipotesi delle percezioni extrasensoriali, proprie di certe persone dotate di potenzialità che superano i sensi normali. Presso l’Università della Virginia, fondata da Jefferson, presidente degli USA, dove lo scrivente ha tenuto una conferenza sulla storia della vite, esiste un centro scientifico che fa ricerche sul paranormale, sulle esperienze extra-corporali, sulla reincarnazione, sui ricordi appartenenti ad altre vite sconosciute, sulla extrasensorialità, ecc. Sono fenomeni extramateriali, circondati da molto scetticismo di tipo ateo, ma anche da credenti che si collocano nella spiritualità, nella mistica e nelle visioni o nelle profezie dei santi.
Non possiamo pertanto liquidare certe sensazioni come boutades, in quanto non di può escludere che vi siano dei supernormali anche nell’analisi sensoriale dei vini o di altri alimenti.

Mario Fregoni
Presidente International Academy of Sensory Analysis