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Amarelli – Una storia di innovazione dalle nobili radici

Un libro è quanto di meglio ci possa essere per celebrare un’azienda. Alcune ne fanno un album fotografico, altre scrivono la loro storia, ma molto poche hanno la possibilità di scrivere un pezzo di storia, soprattutto se questa tocca ben tre millenni. Amarelli è una di queste. Tutto comincia prima dell’anno Mille, quando i flussi migratori avvenivano da Nord a Sud e approdò sulle coste calabre il cavaliere normanno Ansoise che l’autrice, Pina Mengani Amarelli, immagina bello, aitante e biondo. Ma non sono molte le licenze di questo tipo che si concede, perché l’Archivio Amarelli, oggi di interesse nazionale, le dà la possibilità di essere molto rigorosa nella trattazione e tutt’altro che noiosa. Come non lo è la liquirizia che di Amarelli ha costruito la fortuna. Un dono di Madre Natura che gioca sul bilanciamento dell’amaro con il dolce su un fondale aromatico unico e dunque intrigante. La celebrazione di questa officinale è lasciata al museo, inaugurato il 7 giugno 2001 con l’assemblea generale degli Hénokiens, la presigiosa associazione mondiale che riunisce le aziende con almeno 200 anni ancora governate dalla famiglia fondante. Per saperne di più basta leggere il libro, vi assicuro che è una gran bella storia scritta molto bene.

Luigi Odello

Autore: Pina Mengano Amarelli
Editore: Rubbettino
Formato: 23,5 x 31 cm
Pagine: 130