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Sinestesia: il cervello si illumina del colore del gusto

Man mano procedono le conoscenze in merito, la sinestesia acquisisce sempre maggiore importanza. Dal “cos’è” visto da uno dei grandi della cucina italiana, all’esperienza storica, alle moderne tecniche di monitoraggio.
La sinestesia è un fenomeno sensoriale e percettivo che indica una contaminazione dei sensi nella percezione e si realizza quando le stimolazioni provenienti da una via sensoriale o cognitiva inducono a esperienze automatiche e involontarie, in un secondo percorso sensoriale o cognitivo, generando situazioni in cui una stimolazione uditiva, olfattiva, tattile o visiva è percepita come due eventi sensoriali distinti ma conviventi. Nella sua forma più debole la sinestesia è presente in molti individui perché i nostri sensi, pur essendo autonomi, non agiscono in maniera del tutto distaccata tra loro.
La sinestesia è una percezione che contamina i sensi tra loro divenendo una componente viva e reale che riguarda il binomio tra due sensi. Questo loro legame è presente anche in alimentazione e in cucina, dove diviene un inconscio ma spesso importante elemento di giudizio, apprezzamento e anche di godimento sensoriale.

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