
Rossana racconta la verità senza nascondersi dietro a compromessi. Il cioccolato buono per lei è stata una rivelazione perchè se ne sa poco in merito, era così un autentico sconosciuto. Narra della mancanza di una cassetta degli attrezzi, quell’insieme di strumenti necessari a riconoscere il cioccolato realmente buono e sano, per decodificarne le caratteristiche, per sapere quanto possiamo mangiarne con buona pace della linea e godimento delle papille.
Alla fine del racconto, con la collaborazione dell’Istituto Internazionale Chocolier e in particolar modo grazie alla conduzione del gruppo da parte di Annalisa Renzi, docente dell’Istituto, sono stati proposti in assaggio tre cioccolati differenti tra loro per scoprirne le peculiarità sensoriali attraverso la mappa sensoriale del cioccolato. L’assaggio ha suscitato talmente tanto interesse in sala che i partecipanti facevano a gara per esprimere a voce alta quali erano state le loro percezioni, via via si è riusciti a delineare e a descrivere i tre cioccolati.