La frode delle bevande che comporta la contraffazione di alcolici di marca è un problema crescente oggigiorno, non solo a causa dell’inganno sul consumatore, ma anche perché pone rischi per la salute legati, ad esempio, ad una possibile miscela di metanolo.
A tale scopo, nel 2017 diverse Università del mondo (Canada, Germania e Kenya), hanno collaborato insieme per sventare la contraffazione e ritirare dal mercato campioni “sospetti” di spirits provenienti dalla Russia e dal Kenya.
Per validare i sospetti, i campioni in questione sono stati analizzati con la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare, detta anche spettroscopia NMR, e la tecnica sensoriale del test triangolare, in entrambi i casi paragonandoli a prodotti autentici.
Utilizzando l’analisi di regressione lineare dei valori integrali spettrali, quattro campioni contraffatti dalla Russia e due dal Kenya sono stati facilmente identificati con R2 <0,7.
Per quanto riguarda l’analisi sensoriale, il test triangolare ha confermato le differenze significative tra campioni contraffatti e autentici, ma, nella maggior parte dei casi, i giudici non sono stati in grado di identificare correttamente il prodotto contraffatto.
Di conseguenza, questo ha portato alla luce una grossa problematica: per quanto le differenze siano state individuate in modo significativo, i consumatori non hanno riconosciuto i prodotti falsificati ritenendoli di qualità inferiore.
Veronica Volpi