Ricerche di mercato, tendenze sensoriali, nuovi metodi e analisi di prodotti
 

Sostenibilità degli imballaggi: la ricerca del Politecnico di Torino alla Camera dei Deputati

Fonte: Politecnico di Torino

Il White Paper “Flowpack: il massimo col minimo. Alta protezione a basso impatto”, curato da un gruppo di ricercatrici in Design del DAD, è stato presentato presso la Camera dei Deputati su invito dell’Onorevole Gusmeroli

Packaging flessibile per costruire scenari di produzione e utilizzo sostenibile degli imballaggi: è questo il tema affrontato dal White Paper “Flowpack: il massimo col minimo. Alta protezione a basso impatto”, curato da Beatrice Lerma e Doriana Dal Palù, rispettivamente professoressa associata e ricercatrice in Design al DAD – Dipartimento di Architettura e Design, con il supporto di Ottavia Burello. L’opera, nata da un’intuizione del presidente di UCIMA – Unione costruttori italiani macchine per il packaging Riccardo Cavanna, è stata pubblicata nel 2022 da Edizioni Ambiente s.r.l. e redatta con la collaborazione di aziende, professionisti ed enti specializzati del settore. Per il valore tecnico-scientifico dell’analisi proposta, il Libro Bianco è stato al centro dell’evento dedicato all’industria del packaging che si è tenuto lo scorso 11 ottobre presso la Camera dei Deputati.

Su invito dell’Onorevole Gusmeroli, presidente della X commissione Attività produttive, Commercio e Turismo di Montecitorio, le ricercatrici del Politecnico hanno presentato all’assemblea gli esiti del loro studio, evidenziando il valore dell’imballaggio flessibile in termini di leggerezza e sostenibilità. Gli imballaggi in flowpack garantiscono infatti l’accessibilità a beni fondamentali anche in condizioni estreme, come ad esempio guerre e disastri climatici, assicurando totale igiene e sicurezza a lungo termine e preservandone costantemente la qualità. Il packaging flessibile, inoltre, permette un’ottima organizzazione in termini di spazio e distribuzione, utili anche a nuove categorie di prodotti da customizzare. Dalla teoria alla pratica: la speranza delle autrici, e di chi ha sostenuto il loro studio, è che dai risultati raggiunti il governo possa quindi trarre i giusti spunti per indirizzare politiche di sostenibilità efficienti ed efficaci.

Hanno partecipato all’evento anche il già citato Riccardo Cavanna, Alberto Palaveri, presidente di Giflex – Gruppo Imballaggio Flessibile, e Antonio Feola, Responsabile Sostenibilità e Materie Prime di Unione Italiana Food.

Questa pubblicazione – commentano le curatrici Beatrice Lerma e Doriana Dal Palù – rappresenta il primo risultato di un’attività di ricerca che indaga, in senso ampio, le relazioni tra flowpack e sostenibilità. Il lavoro di ricerca del gruppo del Politecnico di Torino, che ha visto il coinvolgimento anche della dottoressa Ottavia Burello, presenta i diversi attori coinvolti in tutta la filiera del flowpack, la complessità di questa tipologia di imballaggio flessibile e le sfide, impegnative e stimolanti, che il settore del packaging dovrà affrontare. L’università è stata quindi un ponte tra il mondo delle imprese e il mondo della ricerca, favorendo il dialogo reciproco e la messa a fuoco di possibili criticità da riportare al mondo della politica e della filiera complessiva”.
La presentazione presso la Camera dei Deputati – concludono Lerma e Dal Palù – ha rappresentato un importante momento di diffusione delle nostre attività di ricerca ma, soprattutto, ha permesso di sottolineare, e di discutere con i decisori politici, temi e aspetti determinanti per le future direzioni delle politiche di sostenibilità”.


I NOSTRI AUTORI

Beatrice Lerma
Professore Associato in Design
Ricercatore del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, executive director della materioteca MATto (www.matto.polito.it), contribuisce allo sviluppo dei contenuti scientifici e alla gestione e allo sviluppo della materioteca stessa e dei servizi di consulenza alle aziende del territorio. La cultura materiale, i materiali e i processi innovativi, la loro dimensione sensoriale e sostenibile, la qualità percepita di materiali, prodotti e processi costituiscono il principale ambito dell’attività di ricerca.