Sensory News

Ricerche di mercato, tendenze sensoriali, nuovi metodi e analisi di prodotti
 

Istituto Eccellenze Italiane Certificate incontra i Narratori del gusto

per-sn-lowL’Istituto Eccellenze Italiane Certificate ha incontrato i Narratori del gusto a Genova il 6 aprile ospiti di Aprile Spa.
Le due associazioni portano a tavolino i nuovi progetti innovativi volti alla promozione del Made in Italy e alla comunicazione. Erano presenti diverse aziende produttrici di eccellenze enogastronomiche che hanno deciso di intraprendere lo stesso percorso di valorizzazione del territorio, dell’azienda e dei loro prodotti.
Per fare toccare con mano quanto teoricamente affermato, dopo la pausa pranzo, le aziende Manifatture Sigaro Toscano e Grondona hanno deliziato i partecipanti con abbinamenti di sigari a prodotti da forno, narrandone la storia e la produzione. La giornata si è conclusa con il giro del porto di Genova in barca, tra i piccoli pescherecci, il profumo del pesce appena pescato e la narrazione di questa meravigliosa città.

Narratori del gusto: Aprile Spa

aprile stone solution 1 by ngiAprile opera in tutto il mondo, nel settore della logistica.
I trasporti via mare trovano in Genova una culla storica, avendo la città una consolidata tradizione marinaresca, e sono ancora oggi uno dei punti in cui Aprile si confronta ai più alti livelli anche con realtà multinazionali grazie a una costante innovazione e all’accurato servizio che offre ai clienti.
Dal tradizionale magazzinaggio fino all’ultimo miglio, le filiali nel mondo offrono la consulenza per esportare bene e gli strumenti (dalle rotte veloci alla refrigerazione) affinché i prodotti giungano a destinazione nelle migliori condizioni.

Il professor Douglas non è più con noi

Prof San PaoloChimico inorganico conosciuto in tutto il mondo, professore all’Università di San Paolo  (di cui è stato anche prorettore) e referente dell’International Academy of Sensory Analysis per il Brasile, si è spento, ancora giovane, la scorsa settimana.
Douglas Wagner Franco aveva creato uno dei network internazionali più belli giocando sulla sua innata capacità di instaurare relazioni forti e durature con i colleghi, che invitava agli affollati meeting di chimica degli alimenti organizzati sistematicamente a partire dalla fine dello scorso millennio. Con lui abbiamo condiviso studenti, lezioni, feste, sigari e Cachaça.
Dell’acquavite brasiliana era diventato il maggiore esperto e le aveva dato una nuova dignità attraverso studi chimici e sensoriali di alto livello, ma anche mediante una promozione mirata, portandola sui banchi di assaggio in Europa.

Espresso Italiano a Milano il prossimo 8 aprile, da Nctm

Immagine1 iiac

L’ “Espresso Italiano verso nuove conquiste, sotto il segno della qualità” è il titolo del workshop organizzato dall’Istituto Nazionale Espresso Italiano insieme all’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè.

La giornata si svolgerà presso Nctm Studio Legale a Milano l’8 aprile 2016 dove saranno presenti Paolo Nadalet, presidente dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano e Luigi Odello, presidente dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè insieme a sette specialisti, relatori di alto livello.

Si tratta di un seminario volto alla qualità del caffè, si parlerà della tracciabilità del chicco e di come tutelare il prodotto durante il trasporto, di come l’analisi chimica cambierà l’assicurazione qualità dell’azienda e di tanti altri progetti volti all’innovazione nel settore dell’Espresso Italiano.

Narratori del gusto: Bormioli Luigi

bormioliAntica azienda vetraria di Parma con origini risalenti al 18esimo secolo, la Bormioli Luigi Spa è leader nel settore nella produzione di flaconi per profumeria di lusso, calici da degustazione, bicchieri e accessori per la casa e per la tavola.

Creatività, gusto, fantasia ed innovazione e qualità tipicamente italiani, uniti a elevate capacità tecniche di realizzazione sono i valori sui quali la Bormioli Luigi ha costruito il successo della sua attività. Soluzioni sempre all’avanguardia e dagli altissimi contenuti estetici si uniscono all’abilità di sviluppare progetti affidabili in tempi ristretti che con intelligenza e gioco di squadra risponde ai mercati con proposte uniche.

Una tra tutte è lo studio della resa sensoriale e il profilo emozionale dei calici, che l’azienda ha introdotto a seguito di una serie di test sensoriali su calici per la degustazione di vini e distillati, effettuati grazie a un’intensa collaborazione con il Centro Studi Assaggiatori.

www.bormioliluigi.com

Un futuro con più scolarizzati del gusto

shutterstock_75310015-bssSe vent’anni fa la spinta ad acquisire proprie capacità di scelta era dettata soprattutto dal consumerismo e quindi dal desiderio di affrancarsi dalla pubblicità, oggi il diagramma di forze che porta le persone a diventare sensorialmente competenti si è arricchita di nuove potenti componenti. Lo dimostrano gli osservatori dei consumi che mettono in evidenza come la gente si rivolga sempre più ai negozi di prossimità per fare approvvigionamenti giorno per giorno, soprattutto dei freschi, in modo da alimentarsi meglio evitando gli sprechi.
Un consumatore nomade e infedele che cerca anche assistenza, qualcuno con il quale confrontarsi per raggiungere l’obiettivo di una spesa saggia, non di rado fatta ignorando la marca e il valore della competenza di cui è portatrice. In un simile contesto la ricerca dell’utilizzo cosciente dell’unico strumento che gli umani hanno sempre a disposizione – il sistema sensoriale – diventa fondamentale. Quindi ecco il ricorso a corsi e seminari con motivazioni non molto dissimili a quelle che riportano migliaia di persone sui banchi scuola per imparare il vino.
Ma tanto per questo quanto per gli altri generi alimentari i metodi del trasferimento della conoscenza richiedono una profonda innovazione: se sempre affascina il racconto della capra per parlare del formaggio, la gente non è più disponibile a farsi un corso di zootecnia, uno di tecnica casearia e uno sulla fisiologia dei sensi per imparare a comprare i latticini, vuole un riscontro immediato, una lettura facilitata della materia. In parole povere: se un grana è piccante a cosa si deve? Se un prosciutto è troppo salato quale è il motivo? Ecco quindi nascere un nuova modalità di insegnamento che parte dall’esperienza sensoriale per giungere alle materie prime e alla tecnologia di produzione. In un simile contesto di presa di coscienza dovrà anche cambiare il banconista, chiamato a essere sempre più un consulente capace di dialogare con un cliente erudito che, insieme alla spesa, vorrà avere anche un perfezionamento di quanto ha appreso investendo tempo e denaro.

Una improvvisata a Colapicchioni

colspUn narratore del gusto è tale anche se lo svegli in piena notte? Essere bravi narratori quando la visita è preparata non dovrebbe essere difficile, ma se in azienda capita un’orda all’improvviso si regge la situazione solo se il sentimento dell’ospitalità è autentico. Così un gruppo di assaggiatori di lungo corso ha di recente invaso il forno di Colapicchioni nel centro di Roma all’improvviso.
Angelo li accoglie spalancando le porte del suo laboratorio invaso da mille profumi. Il maestro, sbucando dalla piccola porta del retro bottega, non ha fatto una piega e, sfoderando il suo sorriso da vecchio saggio, è stato in grado di catturare l’attenzione e di raccontare la storia del suo laboratorio dove convivono tradizione e ricerca di nuove interpretazioni. Con una capacità eccellente nella narrazione di quei profumi che si sprigionavano dai prodotti ancora caldi ha permesso all’ascoltatore di viaggiare con la mente portandolo a immaginare ogni singolo ingrediente, i lunghi tempi di lievitazione e le ricette tramandate di generazione in generazione.
Le sue spiegazioni, accompagnate dagli assaggi di una meravigliosa colomba pasquale e di un invitante pane al formaggio, non solo hanno saputo catturare l’attenzione quanto suscitare il desiderio del possesso. Irresistibile, a contare la spesa fatta da quanti erano entrati solo per curiosità, senza la minima intenzione di fare acquisti.

Narratori del gusto: Azienda Agricola Case Basse

Soldera 200x107È una tenuta nella zona sud ovest di Montalcino, il luogo dove si coltiva il vitigno Sangiovese, da cui si produce il famoso Brunello. Si estende per oltre 23 ettari ed è in una situazione ampelografica ottimale per il terreno collinare di origine eocenica, per l’altitudine (320 metri), per l’esposizione a Sud-Ovest, per la limpidezza della luce, per il clima asciutto e molto soleggiato.
Fino all’inizio degli anni ’70 il luogo era stato da tempo abbandonato dai mezzadri e le terre erano incolte, non c’erano viti, pochi ulivi e 8 ha di bosco ma pur in questo stato era una terra bellissima, in una situazione ambientale di eccezionale fascino, tanto che quando Gianfranco e Graziella Soldera scoprirono l’incanto di Case Basse, subito decisero di dedicarsi a quella terra, con la logica dell’agricoltore illuminato, per ricavarne un Brunello di altissimo pregio.

Vinitaly 2016: appuntamento con le aziende del Consorzio Tutela Valcalepio

dfsVinitaly rappresenta da 50 anni a questa parte l’appuntamento più importante per l’enologia nazionale ed internazionale. Anche nel 2016 il Consorzio Tutela Valcalepio sarà presente al Pala Expo Lombardia presso gli spazi B8-C8 quale unico rappresentante dell’enologia bergamasca, con il suo stand collettivo dal 10 al 13 aprile. 13 le aziende che rappresenteranno le Doc e le Igt di Bergamo durante la quattro giorni di Verona, ci saranno le aziende più grandi ma anche alcune di dimensioni più ridotte per rappresentare in maniera quanto più fedele possibile il variegato panorama aziendale della provincia orobica.
4R – Villa Domizia, Cantina Sociale Bergamasca, Cascina del Bosco – Lorenzo Bonaldi, Castello degli Angeli, De Toma, Il Calepino, Il Cipresso, La Rovere, La Tordela, Locatelli Caffi, Medolago Albani, Tallarini e Tosca: ecco i 13 protagonisti di questo cinquantesimo Vinitaly. Nello spazio dedicato a Bergamo non mancheranno gli appuntamenti con la gastronomia tipica, organizzati anche quest’anno in collaborazione con la Camera di Commercio di Bergamo che lancerà il nuovo progetto “De Casoncello. Storie di Bergamo e di Casoncelli” proprio a Verona durante una conferenza stampa che si svolgerà lunedì 11 aprile 2016 alle ore 11 presso la Sala Respighi del Pala Expo Lombardia. Ma Bergamo, è anche fulcro del progetto ERG 2017 che vede uniti i territori di Bergamo, Mantova, Brescia e Cremona per una sempre maggior promozione e conoscenza delle eccellenze engastronomiche .
Il progetto ERG nel suo complesso e nello specifico la Cantina di ERG, che verrà realizzata presso Domus Bergamo, verrà presentato alla stampa durante una conferenza stampa martedì 12 aprile 2016 alle ore 11 presso lo spazio polifunzionale del Padiglione Lombardia. Immancabile anche il banco d’assaggio dedicato ai vini che si sono aggiudicati una menzione all’11° Concorso Enologico Internazionale “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme” nello spazio D8 del Pala Expo Lombardia. Numerosi anche gli aggiornamenti social, appositamente pensati per far vivere la frizzante atmosfera della fiera anche a chi non potrà essere fisicamente presente a Vinitaly. Vi aspettiamo al Pala Expo Lombardia B8-C8, su Facebook alla Pagina del Consorzio, sul nostro profilo Instagram @consorziotutelavalcalepio e su Twitter @Valcalepio per vivere insieme questo nuovo appuntamento con Vinitaly.

www.valcalepio.org

E chi ha paura di Starbucks?

IMG_0267-grsBen 75 sono state le presenze ai moduli del Master in analisi sensoriale e scienza del caffè che si è tenuto a Brescia la scorsa settimana, organizzato dall’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè. Professionisti del settore provenienti da tutta Italia, ma anche da Repubblica Ceca, Svizzera, Romania e Spagna che, italiano-parlanti, non hanno avuto la pazienza di attendere la sessione di ottobre in lingua inglese.
Per quattro giorni hanno studiato i caffè di origini e la tostatura, hanno approfondito le conoscenze di psicologia della percezione e della fisiologia dei sensi e alcuni hanno acquisito la qualifica di Espresso Italiano Trainer, diventando di fatto ambasciatori di una preparazione di caffè ormai trasversale alle culture e amata in tutto il mondo. Tra gli allievi molti baristi che hanno affrontato la chimica, la statistica e la psicologia nella convinzione che solo attraverso una cultura profonda si possa raggiungere il successo.
Hanno imparato metodi e ora hanno una visione diversa della realtà, una maggiore coscienza di quanto accade nella gestione della miscela, del macinadosatore e della macchina. E sono pronti a trasferire quanto appreso a collaboratori e colleghi, costituendo la maggiore tutela e promozione della tazzina made in Italy che, quando eccellente, rimane imbattuta per il piacere che offre. Come dire: è bello giocare con i mille modi che l’uomo ha inventato per godere del caffè, ma quando si tratta di cose serie l’innovazione passa per la tradizione.